Trambusto in ambulatorio, c'è una nuova infermiera dicono...
Provenienza: Anata no Shiranai Kangofu ~Seiteki Byoutou 24 Ji~ (gioco hentai per PC a quanto mi dicono)
Scala: 1/6
Produttore: Questioners
Materiale: PVC, ABS
Altezza: 210 mm
Versione: Versione bianca, esiste anche una versione limited rosa, ma a noi che ce
ne frega? (più una roba di 44 cm in scala 1/4, ma è un altro modello proprio).
Note: Castoffable
🚫 NSFW ALERT - Procedi a tuo rischio 🚫
(Click sulle foto per ingrandire) Note: Castoffable
🚫 NSFW ALERT - Procedi a tuo rischio 🚫
Poco da dire di questo modello, era sempre nelle foto di altre collezioni a farmi l'occhiolino, alla fine mi son chiesto "Oh! Ma di che casa è?" "Sarà Daiki" "Mmmmno, non risulta nella lista di roba fatta da Daiki" "Mmmboh, fammi vedere la scatola. Ah! Cafereo" "E che minchia ha fatto una casa con un nome così??"
E infatti la Cafereo ha solo distribuito il modello della Questioners, che comunque all'attivo ha sì e no 7 modelli (alcuni anche molto carini in effetti).
Cercata, trovata, cumprata.
La Questioners non è certo la Alter o la Kotobukiya o la Megahouse quanto a qualità, ma non c'è niente da questionare (a-ah), è questo un modello che si difende bene e che ha diversi pro a suo vantaggio e qualche contro.
Il primo pro si presenta subito all'occhio dell'acquirente ed è la confezione:
A forma di cassetta del pronto soccorso con apertura a strappo e maniglia. Per me un tocco di classe nel mare delle confezioni anonime con finestrella e illustrazioni.
Il secondo pro è indubbiamente "la basetta". Niente tondo/ovale di plastica anonimo, io amo quando la basetta è parte integrante del modello e non un mero separatore dal piano d'appoggio, vedasi ad esempio di belle basette Drossel Charming, Code of Princess: Solange, le Seven Sins e Meiko Shiraki per dirne qualcuna.
A questo giro la basetta dove adagiare la signorina è una sedia da studio medico molto ben realizzata (pur senza parti mobili):
Passiamo alla scena del crimine, cosa contiene la cassetta del pronto soccorso? Chiamate la Fletcher, che c'è stato un omicidio:
A parte la sedia, abbiamo il nostro soggetto diviso in vari pezzi (con 2 paia di braccia) e i suoi accessori che constano un camice, una cuffia da infermiera, uno stetoscopio e un paio di occhiali. Maledetta tentatrice occhialuta.
Rimontiamo il tutto per avere un'infermiera un attimo più presentabile:
Lo stetoscopio in effetti è molto rigido e poco "posabile", ma non è un grosso problema, finiamo di far ruotare la sedia:
E qui in effetti non si capisce se ho sbagliato io a posarla o se la mano sinistra non è fatta, nonostante lo sembri, per afferrare il bracciolo. È comunque vero che ha un po' di gioco sulla sedia e può essere posata anche appoggiata allo schienale. Forse un pelo più comoda.
Alleggeriamola un po' di accessori:
Lo sculpt è buono, soprattutto il viso ha un'espressione decisamente ottima per i miei gusti.
Come modello risulta molto "gommoso" al tatto nelle parti dei capelli e soprattutto nel camice per ovvi motivi di spogliabilità.
Come modello risulta molto "gommoso" al tatto nelle parti dei capelli e soprattutto nel camice per ovvi motivi di spogliabilità.
Camice e capelli presentano vari segni di stampo, ma nulla che a me dia realmente fastidio. Il camice avrebbe anche un "bottone" da chiudere quando è vestita, ma l'impresa risulta talmente ardua che non ne vale la pena.
Si nota anche il fatto che le gambe sono attaccate al corpo all'altezza delle giarrettiere autoreggenti, ma l'attacco non è proprio preciso al micron e lascia un po' di aria.
Contrariamente ad altri modelli "smontabili" dove alle volte ho dovuto smadonnare per separare la testa e il resto dei pezzi, Amane cede docilmente ogni sua parte, senza per questo smontarsi a guardarla per fortuna. Non c'è molto attrito fra i pezzi.
Alleggeriamo ulteriormente, stavolta spalle allo schienale:
Qui si notano subito (certo, come no) 2 contro a mio avviso.
Il primo è che rimuovere la cuffietta lascia visibile un antiestetico buco in testa alla povera infermiera (ma pure Megahouse l'ha lasciato a Mirim quando si cala la visiera...). Per fortuna non si nota da tutti gli angoli. E magari basta semplicemente non levarle la cuffietta...
Il secondo è che le braccia, ora visibili nell'attacco, non sono proprio attaccatissime al corpo centrale quindi c'è sempre un po' d'aria fra le spalle e gli arti. Posarla meglio aiuta, ma si poteva fare di più (per quanto siano libere di ruotare a differenza di altri modelli monoposizione). Insomma, come dicevo già prima, i pezzi non sono saldamente attaccati l'un l'altro e non fanno molto per celare la natura separata del modello.
Per i capezzoli non è che si siano impegnati poi tanto nello sculpt, classici a punta senza dettagli particolari, ma anche qui pure Megahouse non è che spesso faccia differentemente, quindi niente da lamentarsi.
E visto che ci siamo, in posa canonica con le spalle al vento per evidenziare il dettaglio della lingerie. Una colorazione più precisa avrebbe senz'altro giovato, non tutto il nero sta nei bordi perfettamente, ma quantomeno non invade il color carne (semmai avviene il contrario):
Alché uno si chiede: Ok, ma perché 2 paia di braccia? Perché il secondo paio disteso consente di posarla schiena a terra, cosa altrimenti impossibile.
È interessante come certe case, includendo pezzi alternativi, cerchino di dare un margine di "posabilità" altrimenti alieno al concetto di static figure. Questo per me è sempre un valore aggiunto.
Infine affogata nella pecora Ikea:
Un buon modello, non eccelso, ma che fa la sua porca figura. In tutti i sensi. Sono contento di averla e ritengo che i suoi pregi superino di gran lunga i suoi "difetti" peraltro facilmente aggirabili mantenendola vestita.
See you space cowboys!
(Originariamente pubblicata il 09/09/2014)
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