È tempo di aggiornamenti, finalmente in mano mia giunge lui, l'unico e il solo. Unico e solo più o meno come gli Zetti nel mondo.
Mettetevi comodi.
Provenienza: Shin Getter Robot - The Last Day
Scala: No
Produttore: Sentinel
Linea: Riobot
Materiale: ABS, ATBC-PVC, Die Cast, POM (ma che cazz'è tutta sta roba?)
Altezza: 155 mm
(Click sulle foto per ingrandire)
La scatola, come al solito, non è avara di componenti. Fortunatamente meno spessa di quella del Gurren Lagann Sentinel (che in più aveva il modulo di volo), una volta aperta ci offre tutto questo ben di Dio.
Il modello innanzitutto. Il metallo si fa sentire a questo giro, bello, pesante, lucido e con colori accesi e brillanti, davvero un ottimo impatto visivo, ammesso che vi piaccia la versione panza&sostanza del Getter 1 di Shin Getter - The Last Day.
A me, me piace, sennò non l'avrei preso, ovviamente, e non saremmo qui a parlarne.
A me, me piace, sennò non l'avrei preso, ovviamente, e non saremmo qui a parlarne.
Solita crestomazia di mani, a pugno chiuso, aperte da posa figa, quelle per le asce e quelle per i mitragliatori, che ho direttamente montato sulle armi.
Temevo ci volesse di più a mettergliele, ma le dita obbediscono docilmente. Non come quelle di Kneesocks che se le ho messo la falce in mano, posso incastrare qualunque cosa l'uomo abbia creato.
Oltre le mani abbiamo:
Le armi, un paio di Getter Tomahawk e le 2 Getter Machinegun.
Le armi, un paio di Getter Tomahawk e le 2 Getter Machinegun.
Le "Getter Wing", ovvero il mantello della versione Shin Getter - The Last Day.
Una faccia alternativa a quella normale, con gli occhi più stretti e cattivi.
I ganci per alloggiare i tomahawk sulla schiena del getter, un perno da infilare nel retro del bacino per agganciarlo al braccio della basetta e ovviamente la basetta.
La basetta è la classica Sentinel, a base quadrata, a quadretti e con la plastica trasparente sopra, giro giro vari alloggiamenti perimetrali per fissare il braccio/pinza e nella parte inferiore, nascoste, delle pinze più piccole e dei fermi, di cui ignoro l'utilità, fissati sotto alla basetta.
Si segnala inoltre un foglio di istruzioni con foto che spiegano cosa fare, ma soprattutto cosa NON FARE per muovere il modello, estendere le articolazioni e ruotare le braccia.
Vediamoci il solito giro di modello:
Va detto subito che, fra i difetti di questo modello, che è bellissimo, ma non perfetto, annovero la resa visiva del collo.
Quel perno a sfera a vista che tiene letteralmente in sospeso il cranio, è il prezzo del compromesso per la mobilità elevata della testa.
Non bellissimo, ma nemmeno un peccato mortale a mio avviso.
Vedete inoltre il tappino giallo nel sedere? Ecco, prendetelo e mettetelo in scatola. Almeno al mio modello non c'è verso di farcelo stare nemmeno a piangere, come muovo il modello, il tappino cade. Poco male visto che il mantello copre tutta la schiena, ma il rischio di perderlo se lasciato in posizione, almeno nel mio caso, è elevato. E sì che per toglierlo la prima volta ce n'è voluto...
Sempre nella foto di schiena si "nota" (se ve lo faccio notare) un altro difetto di montaggio del mio modello. La copertura della spalla sinistra, che si divide in parte anteriore (quella con la finestra pettorale verde, per intendersi) e parte posteriore, non ha le parti esattamente allineate, di conseguenza la borchia (che rappresenta il Getter Tomahawk) sta su un dislivello e sporge in alto posterioremente perché si è scollata. Riparazione da un nanosecondo, ma... uff, rischiavo di perdere anche la borchia XD
TOMAHAWK BOOOOOOOOOMERANG!
Altra considerazione mia personale. Le mani adibite a tenere le armi non hanno una presa eccessivamente salda. Se con i mitra non rappresenta un problema, anzi semmai agevola l'inserimento delle armi in sede, con i Tomahawk rappresenta una scocciatura per la posabilità.
Niente di insormontabile, basta giocare un po' di equilibrismo e attrito, ma lo spazio fra le dita è abbastanza largo da far scorrere le asce fino alla cima dove giocoforza lo spessore del manico si allarga impedendo ulteriori scivolamenti.
Secondo me delle dita più strette non sarebbero state male, anche considerando che le asce hanno il pomello removibile per facilitarne l'inserimento.
Inoltre, eccezionali articolazioni estensibili, sia per i gomiti che per i polsi (che per le anche, le ginocchia e le caviglie), ma un pelo loose.
Il peso delle armi spesso fa calare le braccia dalla posizione ottimale. Nelle foto non è stato un problema, ci stanno in posizione, ma basta poco per rompere questo equilibrio instabile. Forse anche questo è un compromesso per ottenere certi angoli, o forse è il mio modello a essere un po' mollaccione, ad ogni modo messo in posizione, la mantiene senza grossi problemi, ma non rigidamente come ci si aspetterebbe.
I Getter Tomahawk "comodamente" alloggiati sulla schiena. Per tirare fuori la "cabina" di Hayato si deve lavorare un po' di unghie, occhio. Alla Sentinel si sono inventati questa soluzione per riporre le asce da qualche parte sul mecha.
Pose di volo.
Cominciamo dall'ovvio. Lo vogliamo dire? Diciamolo. Il mantello è una figata assoluta, con le sue 3 anime in fil di ferro permette una posabilità e una coreografabilità senza pari.
Decisamente bellissimo.
Ora passiamo alle cose meno ovvie.
Per metterlo ho tirato giù tutti gli dèi, nuovi e antichi, perché le istruzioni a riguardo non erano molto chiare.
A vedere le foto sembrava ci fosse da passare il cappio elastico del mantello intorno alla placca centrale della schiena e ciao.
Peccato che il cappio non era così elastico da arrivare a coprire un simile spazio, di poco, ma quel poco che dici "ora si spezza e mi sentono fino a Fukushima".
Quindi dopo qualche tentativo ho provato a vedere se la placca si staccava e non si staccava, MA invece si sgancia parzialmente.
È fissata verticalmente da 2 giunti, quello inferiore è fisso e la vincola sulla schiena, quello superiore può essere staccato tirando e permette alla placca di inclinarsi all'indietro agevolando così, alla fine, l'inserimento del mantello fra i 2 giunti prima di richiuderla in posizione e rincalzare i lembi del tessuto sotto le altre pannellature delle spalle.
Seconda cosa meno ovvia.
Non si nota nella prima foto lassù in cima, per via del mantello, ma fra quella foto e le foto di volo c'è una differenza. Una differenza molto importante.
...
tempo scaduto.
Non è la stessa basetta, o meglio non è lo stesso braccio. Ho dovuto usare quello del Gurren Lagann con il supporto triangolare per il braccio che ovviamente finisce con il perno vincolato dai dentini, ricordate? Quello l'ho infilato nel perno del getter che trova alloggiamento al posto del tappino giallo.
Ora la questione è che senza quel supporto, il braccio a pinza della basetta del Getter, pur col pernetto al posto della pinza, non ce la fa manco per sbaglio a reggerlo sospeso in una posizione del genere e collassa sotto il peso del modello.
Considerando poi che il perno nel sedere è fissato solo a pressione e non con qualche incastro, io non ce lo lascerei mai esposto così in balia della gravità perché presto o tardi avrei paura di sentire il botto.
Altra cosa. La pinza fornita di serie... a che stracacchio serve? Ha un'apertura che non ce la fa ad abbracciare il Getter (che fai prima a saltarlo che a girargli intorno), quindi al massimo ce lo puoi appoggiare, ma mai e poi mai lo potrà sostenere in alcun modo. Condiderando che la stabilità del modello è tutt'altro che messa in discussione... risulta completamente inutile.
Questa è una nota negativa, perché a corredo di questo ottimo modello non c'è una base con i pezzi che ne consentano una degna esposizione, e ringraziamoche il Gurren Lagann è arrivato prima. Peccato.
Continuiamo và!
Grande magooooo!!! Cosa potrà mai nascondere il mantello? (l'ho detto che è fighissimo?)
Ma un paio di mitra enormi ovviamente!
BRAKKA! BRAKKA! BRAKKA! Fatti sotto Ghoul! (come si vede comunque, nonostante il peso, le braccia restano in posizione se non le guardi troppo).
Altro compromesso al servizio della posabilità: l'addome che bascula sul bacino lasciando quelle voragini fra la cintura nera (gommosa) e il corpo bianco, attraverso le quali si possono vedere le giunture. Fa un po' effetto uovo kinder aperto, ma oh.
Forse si poteva far continuare la parte bianca curvandola all'interno del bacino, ma non so quanta mobilità avrebbe sacrificato una simile scelta (considerando la sezione ovale del corpo) e quanto avrebbe dato noia alle strutture interne. Alle fine dei conti per me ci può anche stare.
Altolààà!
FALSITA'! ... ah no, quello era un altro.
MALEDETTO IMPERO DEI DINOSAURI CHE TE NE INVENTI SEMPRE DI NUOVI! RAWR!
Giusto per comparazione, con a fianco il Revoltech del Getter 1 re-model (il G1 degli oav non ce l'ho, sorry).
Oh, il mantello è talmente una figata che... no niente se l'è preso qualcun altro a cui mancava ingiustamente nel corredo. Maledetta Bandai.
(Originariamente pubblicata il 05/06/2014)
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