MORTE [by TORANOANA]

La morte vieeene, silenziosa come un'alce, dai vivi ci separa con il taglio di una falce...

Scala: 1/7

Produttore: Toranoana
Linea: Fine Scenery - Noir et Blanc

Materiale: PVC

Altezza: 260 mm

Note: Castoffable

🚫 NSFW ALERT - Procedi a tuo rischio 🚫
(Click sulle foto per ingrandire)

[...]mi venne in sogno una femmina balba,

ne li occhi guercia, e sovra i piè distorta,

con le man monche, e di colore scialba.

Io la mirava; e come 'l sol conforta

le fredde membra che la notte aggrava,

così lo sguardo mio le facea scorta

la lingua, e poscia tutta la drizzava

in poco d'ora, e lo smarrito volto,

com' amor vuol, così le colorava.

Poi ch'ell' avea 'l parlar così disciolto,

cominciava a cantar sì, che con pena

da lei avrei mio intento rivolto. [...]

Questo estratto dal canto XIX del Purgatorio di Dante accoglie l'acquirente di questo modello in quanto tappezza letteralmente ogni lato della magnifica confezione.

Una confezione davvero elegante e di un certo livello (per quanto poco pratica in fase di stoccaggio). Bravi bravi.

Morte, come tanti altri modelli che hanno avuto in seguito un'uscita per il mercato di massa in PVC, è un original character che vede i suoi natali come garage kit in resina dell'autore Vispo (di nome, di carattere non so), aka Katagiri Katsuhiro, artista dal tratto inconfondibile padre di tanti altri modelli. Sotto una delle scarpe, manco fosse Woody, c'è pure la sua firma. (beware Woody, he's coming...)

Per l'appunto, poi, la Toranoana ha deciso di crearne una versione in PVC per il mercato di coloro incapaci di prendere una serie di blocchi di resina, saldarli insieme, rifinirli e dipingerli creando un'opera d'arte (presente) ed eccoci qua.

Non senza essersi prima profusi in gesti scaramantici, andiamo a vedere cosa cela una simile scatola.

Come di consueto, per amor del "ma se lo compro che cacchio ci trovo dentro??", ecco che cacchio ci trovate dentro oltre al modello (ovviamente):

Abbiamo una bella falce (appropriata per l'iconografia della morte),

una fascia rossa da braccio che ricorda quella delle rappresentanti di classe giapponesi e fa un bel contrasto come punto di colore in mezzo a tutto quel nero

e il piedistallo a forma di calice (o almeno a me lo ricorda) adornato da teschi, ossa e bare.

Sul piedistallo si va a incastrare il modello e il risultato finale tutto montato è il seguente:

Facciamo subito una considerazione qualitativa. Il modello è di dimensioni adeguate, né piccolo né titanico considerando che poi ci vanno aggiunti piedistallo e falce/ali al computo dell'altezza.

La Toranoana, da quanto ho potuto vedere basandomi su foto e constatato di persona, fa sì dei bei modelli, ma non ha una gran cura nelle rifiniture.

Anche in questo caso ci sono un po' di linee di stampo, anche solo accennate, ma soprattutto delle imprecisioni a livello di colorazione e un'approssimazione su certi dettagli che potrebbero far storcere il naso a molti. Si guardino ad esempio le fasce nere intrecciate sulle braccia o anche le piccole borchie argentate date veramente con un colpo di pennello poco preciso, più evidenti in alcuni punti, meno in altri.

Ricorda molto, per fattura, la Amane Shiratori di qualche pagina fa (l'infermiera, anche lei di Vispo). Bella, ma perfettibile.

Non siamo certo davanti alla cura di una Megahouse, Native, Alphamax, Alter o Kotobukiya.

Purtuttavia il modello, nella sua figura d'insieme, come si suol dire, fa la sua porca figura ™, ma non in senso negativo.

È un bel modello, anche ricco di dettagli come gioielli, laccetti ecc, che si perde a tratti proprio nella poca cura riposta per i dettagli stessi.

Va però anche detto che sì la verniciatura è imprecisa, ma è anche molto limitata.

Infatti il modello fa più uso di pezzi colorati in pasta che non di colore, che di fatto si limita a fibbie, un paio di croci e ai lacci sulle braccia.

Il resto è di un nero monocromatico, in alcuni punti trasparente a seconda del materiale (anche morbido come per la cuffietta e la gonnellina), quindi in definitiva un "danno", se tale vogliamo considerarlo, limitato geograficamente.

Il viso ad esempio è molto curato per fortuna.

Vediamo un po' altri dettagli:

Per esempio, anche le mutandine non sono dipinte, ma sono un pezzo a se stante di PVC trasparente.

Il seno è celato, ma ben visibile, dietro una copertura trasparente inamovibile

Belli gli anfibi da perfetta Punk Lolita. Si noti la firma di Vispo sotto la suola.

Gli anelli, un bel dettaglio:

E la falce, davvero ben fatta. Sembra un rapace pronto a ghermire la preda.

Si diceva, inspiegabilmente il seno non può essere scoperto dacché le sua copertura è saldamente incollata al resto del corpo, MA sono rimasto stupito dal fatto che invece un'altra parte ben più compromettente fosse invece svelabile.

Caso raro infatti, come accennato sopra, le mutandine non sono dipinte sul modello, ma sono un indumento sfilabile (dopo aver smontato in 2 la signorina ad altezza vita) e caso ancor più raro il tutto è scolpito a dovere. Probabilmente ciò è dovuto alle sue origini da garage kit in resina, sempre molto più dettagliati anatomicamente della maggior parte dei modelli che nascono direttamente in PVC, anche se questo dipende da casa a casa.

Dato che si toglie, ho tolto anche il gonnellino del babydoll/corsetto, ma probabilmente a lasciarlo su si ottiene una resa migliore, anche perché lascia scoperta sulla pancia un'antiestetica piega della ciccia:

And that's all folks.

Nonostante le perplessità qualitative, sono soddisfatto di questo modello e del suo impatto estetico d'insieme per posa, viso, falce, ali e look nero da gothic lolita.

Ora il dilemma è il seguente...

questo modello fa parte di una coppia, Morte e Diana (?? non poteva essere Vita?). Insieme a Diana, peraltro, si trova anche il fumetto/libretto di illustrazioni che vede questi 2 personaggi insieme.

Diana però, se Morte non è qualitativamente eccelsa, ma è bella, non spicca come modello e se possibile è qualitativamente nettamente inferiore come produzione.

La cumpro per amor di completezza o me ne sbatto per amor di spazio?

(spoiler: me ne sono sbattuto)

(Originariamente pubblicata il 25/02/2015)