Questo sarà un post pesante per qualche browser, ho come st'impressione...
Ci ho messo una giornata a fare le foto, fino a tarda notte (con dovute pause) consumando una batteria della macchina fotografica. A sistemarle ci ho messo altrettanto e 2 sere per scrivere questa fotorecensione quindi mettetevi comodi. Partiamo! WOOOOSH!
Provenienza: Macross Frontier
Scala: 1/60
Produttore: Bandai
Linea: DX Chogokin
Materiale: ABS, Die Cast, POM, PVC
Altezza: 220 mm
Versione: Renewal, Ozma Lee custom.
(Click sulle foto per ingrandire)
Grazie alla recente ristampa, me la sono finalmente potuta permettere, prima che vada a solcare di nuovo i cieli dei prezzi no no NO.
Ennesima Valk o aereo con le gambe, come piace chiamarlo a qualcuno, ennesima Messiah. No vabbè, per me è solo la seconda e penso ultima VF-25 dopo la Alto custom.
Il grigio, cupo, cattivissimo Messiah di quel gran figo di Ozma Lee:
Alla quarta valk e mezzo, non mi sto a dilungare sul contenuto della scatola, anche se ogni volta c'è qualcosa che la differenzia dalle altre.
Oltre al veicolo quindi abbiamo il solito set di 3 paia di mani extra oltre a quelle articolate già montate, un set in ABS rigido di cannoni laser della testa, in alternativa a quelli in PVC morbido già montati, il fucile, il coltello, Ozma e a fargli compagnia, stavolta, anche la microfigure di Ranka Lee, sua sorella, che può essere messa nell'abitacolo togliendo la copertura del sedile posteriore.
FIGHTER MODE:
Al solito, il fighter mode colpisce per la bellezza e l'eleganza delle sue linee. Carrelli in posizione e fucile montato nel supporto inferiore fra i motori.
Il colore grigio della versione Ozma le conferisce, unitamente al simbolo della squadra dei teschi, una badassitudine di un certo livello.
Come dicevo, nel cockpit possono trovare alloggio 2 personaggi, come del resto in tutte le valk mi risulta. I dettagli si limitano, ovviamente, a tute integrali senza volto, decentemente scolpite e colorate, ma non prive di sbavature. Sono comunque sempre gradite e carine da vedere attraverso il vetro.
In posizione di volo si apprezzano meglio, dal vivo, i dettagli della fusoliera.
Sulla basetta niente da segnalare, è il classico stand espositivo nero pieno col logo SMS, configurabile per sostenere le 3 configurazioni. Come sempre indubbiamente un nero molto prepotente nella visione d'insieme, ma svolge il suo lavoro.
GERWALK (aka l'aereo con le gambe):
Avendo fatto pratica con la Durandal di Ozma prima e la Messiah di Alto poi, che condividono sostanzialmente la trasformazione, ormai trasformare questo modello viene abbastanza facile, non fosse sempre per il passaggio di staccare il bacino dalla fusoliera dove serve un po' di forza e di leva. E quelle dannate gambe che devono fare il giro della morte dopo.
Anyway...
Stesse considerazione di Alto, la versione Gerwalk la trovo davvero bellissima e bilanciata visivamente in questo modello. Lo scudo passa ovviamente dal posteriore al braccio nella trasformazione e il peso dell'area delle ali e della schiena è sostenuto grazie a un braccio pieghevole che si va a incastrare nel bacino scaricandovi tutto il peso. Gran cosa.
Da bravo fratello maggiore geloso, si porta Ranka anche a lavoro.
Nello scudo, di consueto, trova comodo alloggiamento il pugnale per gli incontri ravvicinati.
Il fucile, a quel punto, può essere fissato al supporto incluso nel braccio di sostegno di cui parlavo prima che gli permette una certa escursione verticale anche solo per avere le mani libere.
Collegato infine al supporto per le classiche pose da volo radente pronto a sforacchiare qualsiasi bersaglio si muova.
Con un altro po' di manovre, soprattutto quella maledetta riguardante la messa in posizione del collo, si passa al
BATTROID MODE:
Non mi era capitato con Alto, ma a questo giro ho trovato le antenne/cannoni della testa parecchio nel mezzo durante la trasformazione. Sono leggermente lenti e tendono a infilarsi nelle pieghe che si creano separando la schiena. Per fortuna, essendo morbide, si piegano senza danno. Lenti o non lenti, mantengono comunque la posizione senza problemi di sorta.
SALUTO! Finalmente ho usato una mano alternativa! Questa posa di taglio con quelle articolate non è possibile per ovvie ragioni.
Si nota il piglio deciso di una Valk di un comandante, le striscie gialle, alla Roy, 4 cannoni laser in testa, mica pizza e fichi.
Che dire, al solito in forma umanoide fa la sua porca figura. Snello, slanciato, molto solido, bella scelta cromatica e parti aerofile non troppo ingombranti, anche la schiena risulta infatti abbastanza leggera come volume.
La parte chiara sopra il simbolo del teschio in alto sulla schiena tende a saltare via facilmente a seguito di pressione o leve dovute alla trasformazione o a un errato maneggiamento, ma altrettanto facilmente si incastra di nuovo saldamente in posizione. Meglio che salti via, piuttosto che si rompa...
Cannoni puntati! Ma quanto è cattiva sta faccia? Probabilmente la mia preferita fra le valk come design del volto.
A costo di ripetermi, il modello è ben bilanciato e ha ottime articolazioni che gli permettono pose stabili molto variegate.
Per le pose più aeree/dinamiche c'è ovviamente necessità del supporto che una volta fissato al bacino del robot lo tiene saldamente in posizione, sfortunatamente solo verticalmente.
MUORI VAJRA DI MERDA! ... sigh, mi piacerebbe. La Bandai ha deciso di non produrre il modello del Vajra.
E questo è tutto. Consigliatissimo agli appassionati di Valk che ancora non ce l'hanno, a costo di prendere l'ennesima Messiah, anche se dubito che esista qualcuno che si è svegliato più tardi di me.
Ok, ok, non fa ridere, tocca alle Armored Parts!
Questo set aggiuntivo, grosso quanto la scatola del modello che va a vestire, e pesante in maniera spropositata, dà veramente un senso e una nuova vita alla Messiah Ozma custom.
Quando si dice che senza le Armored Parts sembra nuda... beh, è vero. E sembra una cazzata, che sono entrambe Messiah, ma con Alto non è la stessa cosa (pur non possedendole, ma basandomi solo sulle foto), che poi lui può spaziare fra Armored, Super e Tornado parts, Ozma solo Super e Armored.
Le Armored sembrano progettate a posta per la Ozma Custom e poi mutuate e ricolorate per Alto, sono talmente pappa e ciccia col modello che ho comprato prima le Armored Parts del modello stesso, complice clamorosa botta di culo. Anche perché le ho pagate una cifra per me spropositata e la settimana dopo... il prezzo è raddoppiato e da allora non è mai sceso.
Il contenuto della confezione, al di là di uno sbrigativo foglio fronte retro di istruzioni sull'assemblaggio/gestione, è davvero impressionante per quantità di robbbba e volume occupato.
Agevoliamo una diapositiva:
Che gliela devo montare io addosso tutta quella roba?
I pezzi più imponenti che spiccano sono ovviamente l'armatura per le gambe e le coperture per le ali con tutto l'armamentario che si portano appresso.
Ho letto cose abbastanza spiacevoli sulle precedenti valk not-renewal, ma lascio ad altri lidi le comparazioni del caso, dico solo che per fortuna Bandai ha capito i propri errori e ha cambiato completamente strada.
Per le Armored avevo intenzione di procedere a ritroso, partendo dal Battroid, anche perché in modalità aereo col cacchio che gliele infili metà cose, ma andiamo col solito ordine che forse è meglio.
Prima di partire con la vestizione va fatta un minimo di svestizione prima.
Dal robot vanno infatti tolti:
-i pannelli ai lati del collo, quelli col buco a vite.
-le coperture delle ventole
-il pezzo frontale del bacino. Il pacco per interderci.
-i pannelli lunghi laterali delle cosce ad altezza anca, quelli che ruotano sul perno sferico.
Il tutto verrà sostituito da altre parti o ne permetterà l'incastro.
Vestizione che va fatta necessariamente in battroid mode come dicevo. Il processo è semplice e abbastanza indolore, il montaggio è ben studiato e i pezzi si smontano facilmente per riassemblarsi addosso al VF-25S con solidi e rassicuranti CLICK.
Gli unici pezzi più ciondoloni possono essere quelli dei lanciamissili sopra le spalle che sono tenuti sospesi da 2 braccini di plastica con 2 perni a sfera. Il peso non aiuta a tenerli su, ma reggono bene e immagino sia abbastanza facile ispessire le sedi per averli duri come si conviene.
Ovviamente, di metallo nelle Armored Parts non ce n'è nemmeno l'ombra (a parte nei carrelli), tutta plastica più o meno dura, ma finemente dettagliata, particolareggiata e ben dipinta e impreziosita da scritte, frecce, linee tratteggiate e quant'altro.
FIGHTER MODE:
Con le parts addosso, quello che prima era un aereo diventa decisamente un'astronave. Minaccioso oltre ogni dire, diventa una macchina di morte in grado di distruggere una corazzata. Missili per ogni dove, 4 Reaction Missile su supporti laterali (removibili) pronti a fare un genocidio, 2 cannoni laser montati su perno a doppia semisfera, una garantisce il movimento sul piano verticale, l'altra la rotazione.
Ovviamente tutti i diffusori/reattori sono orientabili e il radar, per quel che serve, può ruotare (soprattutto per non intralciare la forma battroid).
Il secondo pilota risulta coperto dalla protezione col logo del teschio.
Com'è ovvio, solo il carrello frontale dell'aereo può essere usato, quelli posteriori essendo coperti dall'armatura, non possono essere estratti. Quindi l'armatura delle gambe possiede un proprio paio di carrelli rivelati da 2 pannelli a scorrimento che permettono un perfetto sollevamento da terra di tutta la pesante struttura.
L'armatura presenta anche le scanalature atte a mantenere appeso il fucile, ma non sempre le gambe stanno attaccate al punto di avere una presa salda.
Per ovviare a ciò, è stato incluso un pezzo, o meglio una C di plastica, che si va a incastrare in 2 buchi sotto le mani e che tiene le gambe unite in posizione. Io non l'ho usato (non sono stato capace di incastrarcelo e non volevo togliere le mani), ma sono comunque riuscito a tenere il fucile in posizione.
Prendo una foto da Collection DX per spiegare il punto:
È quella stanghetta orizzontale nera, lì sotto i polsi che unisce le gambe. Piccoli extra per una posa migliore, facoltativi se si vuole.
Davvero un veicolo degno di stare in uno sparatutto a scrolling verticale.
E infatti. Non fatelo a casa, io l'ho messo in equilibrio con dietro lo stand, ma se casca poi sono dolori perché pesa davvero un botto.
Una linea comunque decisamente bella a vedersi.
Di pancia, carrelli chiusi...
E carrelli aperti, anche se ho lasciato poco spazio fra i pannelli scorrevoli che hanno un'escursione anche maggiore (giustamente per far uscire il carrello che ruota come quelli standard).
Missili fuori!!! Prima che li finisce...
Il supporto standard è inadatto a contenere le nuove forme generose dell'armored VF, quindi nella confezione sono inclusi ex novo tutti i connettori per le 3 configurazioni.
In questo caso, ad esempio, il pezzo si fissa lateralmente anche alle ginocchia, pena lo scivolamento di tutto l'aereo all'indietro che i soli perni anteriori non lo reggono manco se li paghi.
GERWALK:
Le parts sono state progettate in maniera eccellente per permettere la trasformazione senza staccare alcun pezzo. Di fatto questa è possibilissima, ma il fatto che sia possibile non la rende meno complicata e terrificante.
Trasformare una Valk di per sé non è una passeggiata, aggiungiamoci sopra mezzo chilo di pezzi (dovrei pesarlo...) e le cose si trasformano in un incubo in cui non sai più dove tenere il modello, come tenerlo, quale santo pregare e ti chiedi perché l'evoluzione non ci ha fornito almeno 4 braccia. Poi ti rendi conto che ne avrebbe 4 anche la Valk e... meglio di no.
Per semplificare, anche perché sono i pezzi probabilmente di maggior peso, è meglio eliminare le coperture delle ali e, perché no, anche l'armatura pettorale, i portamissili mobili delle spalle e il radar. Io non l'ho fatto perché volevo comunque tentare l'impresa, ci sono riuscito da battroid a gerwalk, ma da gerwalk a fighter ho ceduto.
È normale che durante il processo saltino via pezzi, i candidati più papabili sono sempre la copertura dello scudo, ma lo scudo basta tenerlo da parte lontano dal casino, l'armatura pettorale, il radar con tutto il coprischiena e le fottutissime pannellature rotanti ai lati delle cosce che hanno anche la strana abitudine a dividersi in 2 pezzi (sono infatti 2 pezzi separati incastrati a formarne uno solo).
Anyway si suda parecchio, non è certo un'operazione che uno vuole affrontare di frequente con gioia e in definitiva nemmeno deve. Ok giocarci, ma le Armored, soprattutto, rendono la Valk un granitico, seppur posabile, pezzo di modello da maneggiare il giusto e con cura.
In gerwalk mode, compete col Konig per il titolo di mostro su gambe, se non fosse per quella piccola differenza di dimensioni...
Fa paura, veramente un colosso, stabile nonostante il peso extra anche se le gambe perdono un po' di mobilità per le ginocchiere e tutto il resto, ma non provate a farglielo notare.
La pioggia. Tutti i missili pronti al fuoco fanno un certo effetto indubbiamente.
Dettagli laterali, si nota la cura generale riposta nella realizzazione e nelle finiture.
Anche qui il supporto rinforzato tiene in posa il modello estremamente pesante agganciandosi alla schiena in maniera ancora più salda.
In questa configurazione c'è da dire, però, che la mobilità delle braccia e delle spalle è molto compromessa, dato che sono incastrate letteralmente fra le coperture delle ali e le pannellature mobili delle cosce E l'armatura superiore frontale. Basta poco per far saltare le parti delle cosce o la parte superiore (l'armatura pettorale), questa infatti mi è toccato solo appoggiarla sulla fusoliera perché con le spalle fra le palle non sono riuscito a farle raggiungere il fatidico click di fissaggio. Shame on me. Troppo poco margine di manovra.
E si passa infine al BATTROID, ché alla fine uno, le Armored, le compra per questa configurazione (almeno per me è stato così):
Massiccio e incazzato, le Armored parts rendono la snella VF-25S un bisonte ipertrofico pronto a scalciare culi e a tirare giù nomi, con la lentezza che il peso extra gli elargisce, ovviamente, ma stai tranquillo che un calcio da un tipo così te lo ricordi.
Ci guadagna anche un notevole zaino formato famiglia che sposta il baricentro del modello un po' all'indietro, permettendogli comunque una posa stabile sui suoi piedi anche senza inclinarlo troppo in avanti.
Come si vede, finalmente, il "pacco" standard è stato sostituito dal sospensorio blu e giallo e su questo c'è da fare una nota al margine.
Nella confezione ne vengono forniti 2 come si vede anche nella foto con tutti i pezzi, ma per scendere nel dettaglio rubo un altro paio di foto da collection DX:
Quello a destra è la copia regolamentare di quello che va a sostituire. Quello a sinistra, anche se si nota poco, ha a destra uno scalino nella parte inferiore (leggete con calma e non vi perdete).
Quello scalino permette l'inserimento di un rinforzo della zona del bacino per tenere saldamente separate e stabili schiena e anche.
Il pezzo in questione è questo:
Che si incastra come quando mettete la valk in battroid sul supporto, solo che la parte verticale a sinistra penetra nella scanalatura per ottenere una presa salda e inamovibile.
Si nota nella foto laterale infatti, aguzzando lo sguardo, che ho usato il pezzo in questione per ottenere un modello il cui bacino non cedesse a causa del peso delle gambe e della schiena.
Pur con tutto sto popò di roba addosso, il Messiah rimane posabile (entro certi limiti) e in grado di mantenere posizioni interessanti senza essere ridotto a un soldatino impalato incapace di grattarsi il naso.
E finalmente la sua posa tipo. Sospeso sul supporto, che usa una variante del pezzo di cui sopra con l'aggancio per il braccio, tutti i missili aperti e pronto a scatenare l'inferno.. Nulla può sopravvivere davanti a tale potenza.
Un bel primo piano per i fans.
Pare per colpa di un'incongruenza nella serie TV, ma non ho indagato, l'apertura del vano missili viene mostrata in alcuni frame non a sportelli centrali, ma a sportelli laterali.
Alla Bandai hanno ben pensato di inserire i pezzi alternativi da scambiare in modo da ottenere entrembe le configurazioni, quindi si hanno 2 paia di sportelli e 2 paia di piastre di missili. Un tocco senz'altro gradito per completezza.
Concludiamo questo viaggio nel lusso guerrafondaio, con il dettaglio dei missili della gamba. Ognuno dei box è removibile per consentire l'apertura dell'armatura e per non confondersi (cosa comunque improbabile) sono ognuno identificato da una sigla (UL upper left, BR bottom right, ecc).
Che dire di più? Magnifico, ne è valsa la pena
Se non ce l'hai non sei un vero collezionista e tu lo sai! ©
(Originariamente pubblicata l'11/01/2015)
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