sabato 1 settembre 2018

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Dedico al mio amico Astrotrain questa recensione, che da prima di me la possiede, poi mi hai attaccato la scimmiamannaggiatté. Fra i conoscenti, siamo sicuramente gli unici 2 a possederla e se devo dire non è che pensi che in Italia pulluli di gente che ce l'ha...
È un oggetto raro & costoso di quelli che...
Insomma oh, Se Non Ce L'hai Non Sei Un Vero Collezionista E Tu Lo Sai!!!11!  

Ne ho dovute schivare 2 usate la cui descrizione negligente non riportava nulla, ma il portafoglio sulla spalla, con aria incazzata mi diceva "Chiedi scimunito! Che almeno chiedere non costa nulla, non costa!"
E ho chiesto.
E una era macchiata dai nemici dell'igiene.
E una aveva i graffi di Wolverine gialli sul culo che non era proprio cosa.
E alla terza era nuova, sigillata, speriamo bene. È andata bene? È andata bene...

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Scala: 1/6
Produttore: Native
Materiale: ABS, PVC (poi ne parliamo...)
Altezza: 230 mm
Note: Castoffable

🚫 NSFW ALERT - Procedi a tuo rischio 🚫
(Click sulle foto per ingrandire)

Altro oggetto della prestigiosa Native, uno dei primi modelli della casa e posso affermarlo sin da subito senza pericolo di smentita: Un Fottuto Capolavoro.

Questa volta abbiamo a che fare con un personaggio originale di chiara ispirazione sci-fi vintaggia, quella fantascienza tipica americana anni '40-'60 che la letteratura e il cinema del tempo (più o meno zozzi) infarcivano di astronaute dotate del minimo sindacale in quanto a tute spaziali, infastidite da creature alienetentacolari di ogni foggia e colore.

Che poi uno dice dice, ma i giapponesi non si sono inventati niente.

Cose del genere:




(questi non sono stati attenti in classe alla lezione su come riconoscere le donne...)


eccetera.


Andiamo quindi a vedere l'interpretazione della Native cominciando, come le si deve, dalla meravigliosa confezione metallizzata:

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Una volta aperta, possiamo ammirare subito gli extra.

A questo giro ci tocca, oltre a qualche pubblicità relativa ad altri modelli, un bel fumettone in 4 facciate.
Sostanzialmente un cartoncino formato A3 piegato in 2, che ci spiega a grandi linee la storia della sfortunata pin-up di turno e della sgangherata squadra di cui fa parte. Simpaticamente disegnato e molto ben colorato, un extra sicuramente gradito e da toccare con guanti di velluto.

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Oltre a ciò abbiamo la consueta cartolina e, inoltre, le decal del... uh... del... errr...

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

... pilu.

Ce n'è per tutti i gusti. In 4 pratici colori (fucsia, castano, blu, nero) e in 5 acconciature diverse. Più pilu per tutti!
Ovviamente nessun collezionista sano di mente si metterebbe a ritagliare e ad applicare simili decal sul modello. Anche senza essere collezionista. Quindi tutto riposto in bustina, andiamo a vedere il resto.

E il resto è un megablister a 2 piani (ho accennato al fatto che la scatola è grande circa come quella del Daitarn Bandai? No? Ecco.):

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Al primo troviamo la nostra damsel in distress:

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Al secondo il distress in persona o meglio tentacoli. Insomma la basetta meravigliosamente meravigliosa:

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

E proprio da questa cominciamo perché merita plauso e menzioni speciali a parte.
È realizzata divinamente ed è costituita, come si vede, da 2 tentacoloni viola traslucidi semitrasparenti (a loro volta divisibili in 2 pezzi ciascuno, per favorire l'integrazione con la figure), dalla testa dell'alieno dotata di antenne/occhi e dal pezzo di terreno spaziale pieno di crateri e dettagli dove il tutto si va ad incastrare.

Il montaggio ad incastro mi ha fatto sudare non poco inizialmente, perché i pezzi non ne volevano sapere di entrare in sede e temevo a fare troppa forza, perché cose come le antenne sembrano abbastanza delicate e una rottura non è un'opzione.
Le istruzioni suggeriscono di riscaldare i pezzi se fanno le bizze, quindi li ho esposti per 5 secondi al raggio gamma prodotto dal faro alogeno a 1000 Watt che uso per le foto e... puff! Sono evapor... no! Sono entrati in sede al primo colpo perfettamente incastrati. Miracoli dei raggi gamma.

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

È una basetta davvero ispirata che si integra e diventa tutt'uno col modello (non solo in quel senso lì!) valorizzandolo al massimo. La resa del materiale è perfetta, i tentacoli sono saldi, ma sembrano gommosi e pronti ad avvinghiarsi per via della trasparenza e dell'effetto lucido.

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Alieno curioso! O goloso?


E ora possiamo cominciare col modello in tutta la sua interezza dopo la messa in posa. Si sfila un braccio, una gamba, si separano i tentacoli, si mette in posizione e si riaggancia tutto. TAAAAC!

Stavolta mi sento di cominciare al contrario perché il modello "vestito" merita davvero davvero tanto, quindi leviamoci subito la parte in cui le si vedono le tette.

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Yarr. Full frontal. Inizia la diplomazia interspecie, agli ordini signore!
Ora, prima che ve lo chiedete per 23 foto, sì, l'oblò, da cui la scatola riprende il logo, si apre (serve di fatto per incastrare la tuta dopo, non è che ci sono chissà che particolari anatomici da svelare):

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Per la praticità dell'astronauta di domani. Che poi era ieri l'altro che con sta retrofantascienza non si capisce niente.

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]


In dettaglio:

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

E in questa pistola, primo accessorio, si comincia a cogliere tutto l'aspetto vintage dell'opera.


Il modello della M-ko è più o meno lo stato dell'arte. Lo sculpt è perfetto e la colorazione ci va a braccetto tranne rare e minime sbavature su alcuni dettagli. Espressione, posa e dettagli, ma che ve lo dico a fare. UHAA! BELLISSIMO [cit. che capiranno in 5].

Questione materiali. Avevo detto che ci tornavo dopo ed il futuro è diventato present... acc è già passato.
Dicono le schede ABS e PVC e di fatto di ABS e di PVC si tratta, ma la questione è più complessa di così.

La pelle della signorina è morbida al tatto, una sensazione completamente diversa rispetto agli altri modelli.
Sì ok, ha anche le tette morbide, ma non così morbide da sballonzolare. Morbide che se le premi si muovono, ma dure abbastanza da stare ferme in posizione e tornarci appena cessi la pressione.
Il corpo in PVC duro, è infatti rivestito da una membrana in PVC morbido che le da fa derma e la avvolge completamente nelle zone esposte.

Questo è ben visibile nei punti in cui il corpo si aggancia ad esempio alle braccia e alle gambe vestite, ma solo togliendo l'arto:

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Davvero davvero impressionante, non so se Native ha più riusato questa tecnica con altri modelli, ma non mi risulta.


Passiamo ora, stavolta, alla vestizione. I pezzi della tuta spaziala da metterle sono i seguenti:

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Per l'occasione le va anche sostituito il collo con quel pezzo piccolo lì in mezzo che è leggermente più alto e consente l'inserimento del backpack.

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

La tuta si incastra alla perfezione sul corpo di M-ko e ha un design davvero grazioso. Forse ci avrei visto bene anche un casco a boccia di pesce, ma tutto sommato quello che c'è non ha nulla da invidiare ad altre forniture.

I colori, in questa palette bianca, nera, blu, rossa, oro e argento, sono accesi e vibranti, con la tuta addosso il modello decolla letteralmente in orbita per quello che riguarda l'impatto visivo.

I dettagli eccellono:

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Il diadema al collo, tutto smerigliato e trasparente

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Le luci blu ai lati del volto

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Il jetpack. Oddio quant'è retrò 'sto jetpack!

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

KOUSOKU M-KO [by NATIVE]

Non ho altre parole di elogio per questo modello di cui ora sono un felice possessore. Direi consigliatissimo, ma il prezzo non è alla portata di tutti (sicuramente ci sono robot più costosi, Getter Fewture per dirne giusto 9) e non tutti spendono le stesse cifre per le stesse cose.

Se non altro, godetevi le foto.

(Originariamente pubblicata il 19/01/2015) 

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