Ok, è tempo di cimentarsi in questa da lungo attesa recensione del Kaiser...
che detta così... ricomincio:
...da lungo attesa recensione del Mazinkaiser. Ecco, meglio.
Il tanto discusso MK della Sentinel, tanto reinterpretato quanto costoso. E da me bramato.
A una certa mi ero pure rassegnato ad attendere un miracoloso colpo di culo, ma niente.
Poi me ne sono rinnamorato dal vivo a Lucca e, se già avevo in programma di cercarlo comunque, dopo averlo visto in versione limited il mio desiderio si è fatto ossessione. E l'ho scovato. Eccome se l'ho scovato. Unico esemplare a Lucca a parte quello esposto all stand Sentinel e volato via a un prezzo "regalato" (p... prima dell'apertura del primo giorno).
E il resto ve lo potete immaginare sennò non saremmo qui.
Quindi scaldate i router, i modem, le bande larghe. Allargatele un altro po' che di foto ce ne sono a strafottere.
Provenienza: Mazinkaiser
Scala: No
Produttore: Sentinel
Linea: Riobot
Materiale: PVC, ABS, Diecast
Altezza: 180 mm
Versione: Mazin Power Activated (cromato)
Versione: Mazin Power Activated (cromato)
(Click sulle foto per ingrandire)
Si diceva, è il Mazinkaiser, ma anche non lo è. Perché Sentinel ci deve mettere del suo e rendere... moderno? Più bello? Più strano? diverso il design lasciandosi alle spalle le origini del soggetto e lasciando ad altri il problema della fedeltà al tal fotogramma preso dall'anime, no dal fumetto, no dal videogioco.
Io ho conosciuto e amato solo il Mazinkaiser della serie Super Robot Wars, la sua genesi in pratica. L'anime mi ha detto poco o il giusto, manco me lo ricordo, poi onestamente a me la filologia non interessa, mi basta che sia esteticamente bello ai miei occhi e non chiedo altro.
E questo per me lo era, come lo è l'anabolizzato Gravity Builder e tanti altri.
Sentinel col Mazinkaiser inaugura una "nuova" linea, se vogliamo, o meglio la rinnova. Sempre di un Riobot si tratta infatti, ma le dimensioni superiori, a cominciare dalla basetta "potenziata" lo classificano una spanna sopra (e almeno tipo 10 spanne sopra per costo). Il prossimo sarà lo Shin Getter e lo rivedremo a queste coordinate l'anno prossimo, statene certi.
Potrei dire che con questi modelli ha cominciato a usare il metallo, dato che la stragrande maggioranza dei Riobot sono di plastica, ma farei un torto ai 2 getter (regular e black) e al Blodia che già di zama se ne portavano appresso un po', chi più chi meno.
Ultima nota a margine, data la natura a specchio del modello in questione, ho dovuto usare per forza di cose la light box che possiedo, che non amo particolarmente per via dei fondini cenciosi che implica, speriamo bene. Altrimenti nei riflessi si sarebbe visto me, la macchina fotografica, la libreria, il mondo ecc. Ancora qualcosa si vede che oh, almeno l'obbiettivo non potevo coprirlo...
Partiamo quindi, come al solito, dal package, che invero differisce da quello della versione regolare, non presentando una finestra dalla quale, una volta aperta, poter intravedere, attraverso una sagomatura, robot e armi.
Fronte, retro (o retro e fronte?) e lato. Si nota l'enfasi sui luccichii per far capire che Oh! È la limited sbrilluccicosa metallizzata cromata. Che in vetrina a Lucca mi ha letteralmente abbagliato e ipnotizzato e... ha funzionato, eh 😅.
La scatola ha dimensioni importanti ed è di un cartone leggermente, ma leggermente eh, più spesso del solito da parte di Sentinel, che però, a causa dei blister interni e del loro vuoto posteriore, resta sempre soggetta a incurvamenti dato che la parte posteriore della scatola, all'interno non ha niente a sostenerla. Questa è una cosa che di Sentinel mi piace poco, ma così è da sempre. Forse dovrei scrivergli una lettera... per ora gliel'ho detto a voce allo stand.
Al suo interno abbiamo 2 blister sovraincastrati:
Quello principale col MK, armi e bagagli:
E uno esclusivamente per il Kaiser Scrander:
Infine, nello spazio cavo dietro i blister ci sta una busta chiusa di plastica, scotchata alla scatola, contentente basetta, braccette e un'altra busta col manuale, che qui vi mostro direttamente fuori dalla confezione:
E visto che ci siamo, perché no, parliamo della nuova basetta.
Allora, la nuova basetta è sostanzialmente la vecchia basetta, il quadrato centrale col pavimento trasparente, espansa da una cornice perimetrale formata da 4 pezzi a L che si incastrano fra loro allargando così la base d'appoggio, insufficiente altrimenti per le dimensioni del modello.
Il fatto che il bordo si possa smontare dà anche vita, grazie ai 2 bracci di supporto leggero forniti, a tutta una serie di possibilità come l'aggangio di pugni a razzo ecc.
Il braccio principale di sostegno del robot, invece, è molto più tozzo e duro, con una connessione ben più corazzata alla base e una forcella in cima. Non ci sono buchi nel retro del modello, quindi niente inserzioni.
Lo dico subito, non sostiene pose di volo orizzontali (del resto non vi sono nemmeno sostegni adeguati) e anche l'aggancio è più un appoggio per tenere fermo sul posto e stabile il robot quando ha lo scrander e un incastro per quando non ce l'ha.
Ad ogni modo tutti i supporti possono essere staccati e attaccati in vari punti del pavimento.
In basso a destra, infine, c'è una piastra che sta fra i pezzi della basetta, ma sulla quale torneremo poi.
Sul fronte accessori abbiamo:
Ci sono le varie Kaiser Blade, 2 piccole e una grande. Il pomo delle spade si stacca per permetterne l'impugnatura. Le relative impugnature per la fuoriuscita dai rispettivi alloggiamenti sono a parte.
Abbiamo tutta una serie di effects per l'estrazione delle armi e 2 per i Kaiser Knuckle in volo. Poi ci sono i frontalini delle spalline per quando estrae le spade e il Gigant Missile.
Infine 3 paia di mani alternative ai pugni chiusi montanti di default e il Kaiser Pilder, intero e da inserire in testa.
Vediamo in dettaglio proprio questi ultimi.
Il kaiser pilder è 2-3 cm di lunghezza, scolpito bene e colorato senza sbavature:
L'unico "problema" è che non ha un vero e proprio posto per sé. Lo puoi appoggiare in terra sulla basetta, ma di fatto non ha supporti di nessun tipo a suo sostegno, né gimmick particolari che lo tengano sospeso in fase di agganciamento. È bello che ci sia, ma non ha posto nel complesso dell'esposizione.
In termini di basette in effetti, per quel che riguarda il sostegno dei vari accessori, spade e quant'altro, Sentinel è molto carente.
Il pilder in versione da innesto, invece, si presentà così:
Pronti all'agganciamento?
L'interno della testa priva di Pilder:
Kaiser Pilder OOOOOOOON!
L'innesto è ad attrito e il Pilder si incastra a dovere senza ciottolare e senza rischi di separazione, anzi, ci vuole un po' di forza per estrarlo.
Terminiamo il giro:
Il modello si presenta subito massiccio e sufficientemente pesante, nella sua versione limited è sostanzialmente uno specchio attira ditate (scusatemi se non ho i guantini bianchi Bandai, rimedierò), ma fonte di luce e riflessi metallizzati da sbavo, cosa che personalmente apprezzo. Ruba senz'altro la scena a molta altra roba esposta, sia per presenza, che per possanza, che, appunto, per luminosità.
Ricordiamo il contenuto metallico, concentrato nelle gambe/piedi e nel busto (per una volta che si trovano foto del proto coi materiali):
Vediamo in dettaglio alcuni particolari:
Partiamo dalla testa:
Onestamente, e a gusto mio si intende, è la più bella testa di Kaiser (😂) che abbia mai visto.
Senza nulla togliere al Bandai che sarà sicuramente più fedele, ma trovo estremamente accattivante e "cattivo" questo design.
Senza nulla togliere al Bandai che sarà sicuramente più fedele, ma trovo estremamente accattivante e "cattivo" questo design.
Senza contare che, e questa è una costante dei modelli Bandai, sculpt, dettaglio e colorazione sono pressoché perfetti, senza sbavatura alcuna.
Si scende sulle piastre pettorali:
i cui interni visibili attraverso la trasparenza sono davvero fighi. Si ricorda che la parte esterna inferiore è ammortizzata e si ritira verso l'interno per cedere spazio alle pose delle braccia.
Il bacino:
La mutanda è molto sgambata, W la libera reinterpretazione, e come quella del futuro Shin Getter (o meglio viceversa) ha le parti laterali che si sganciano dal corpo centrale per sollevarsi e seguire i movimenti delle cosce senza ostacolarli.
Le gambe, non meno ricche di dettagli e di parti mobili:
Mi ripeto. Dettagli strepitosi! Pannellature a gogo e parti mobili un po' ovunque.
Andiamo perciò a occuparci della mobilità e della posabilità del modello:
Tutta la struttura presenta snodi a frizione, nessuno scatto, solo incastri di perni a sfera su semisfere cave, almeno per quel che ho potuto vedere sulle caviglie e sulla spina dorsale (e solo perché mi è capitato di smontarle per eccesso di torsione, fortunatamente con un po' di forza tornano a posto forti come prima).
La testa è montata su un collo con 2 snodi sferici alla base e all'attaccatura con la nuca. La mobilità della testa, in posizione avanzata è un po' limitata dall'ingombrante bavero laterale dell'elmo, ma in posizione arretrata, tirando indietro il collo, le possibilità di rotazione aumentano notevolmente.
Sulla testa le uniche parti mobili sono le antenne laterali che ruotano in avanti e indietro per il raggio congelante.
Le spalle hanno capacità di ruotare in avanti e indietro, anche loro, scoprendo una serie di pannelli più chiari. Da questo angolo si vede anche il retro molto dettagliato delle piastre pettorali:
Il braccio è piegato, ma solo per metà, al primo snodo diciamo. La sua piega arriva tranquillamente a 180° chiamando in causa anche il secondo snodo.
La cosa bella è che anche il polso è molto articolato. Tutta la parte su cui viene innestato il pugno (con un perno cilidrico anche lui ad attrito) è montata su una semisfera che ruota su un perno sferico che permette molta libertà di inclinazione al polso e di conseguenza alla mano in tutte le direzioni), anche se non raggiunge i quasi 90° della mano umana.
Il corpo ha svariate sezioni articolate fra torace, addome e bacino, il che permette al modello una torsione niente male sulla spina dorsale:
Anche in avanti e all'indietro siamo su buoni livelli, senza sforzarlo troppo altrimenti si smonta...
NNNNGH!! Toccati le punteee! (non gli ho piegato il bacino sennò ce la faceva anche, forse)
Lateralmente anche non se la cava male, ma non ho voluto strafare. I modelli non me li regalano, quindi ne abuso il minimo possibile.
Le gambe, complice il tanga che va su, hanno ampia mobilità. Snodone a sfera alle anche, coscia che ruota in 2 sezioni, ginocchia a 180°, caviglia su sfera e punta del piede.
Durante il piegamento del ginocchio, una serie di meccanismi fa inarcare le tegole sul polpaccio infossandole per permettere alla coscia di aderirvi e piegare la gamba alla massima gradazione. Fantastico. E anche la ginocchiera un po' si muove. Peccato un po' per quel taglio/binario sulla parte dorata frontale del ginocchio.
In questa posa di schiena si può ammirare sia il braccio nella sua massima piegatura che appunto chiama in causa anche il secondo snodo, ma anche l'apertura dei pannelli della schiena per estrarre la staffa di aggancio del Kaiser Scrander:
Pannelli che una volta richiusi lasciano visibile solo la staffa:
Ora, questa staffa serve appunto a fissarci a incastro lo scrander, ma anche, volendo, a fissarci la forcella del braccio della basetta e tenere fermo il MK in posa sul piedistallo.
A questo punto entra in gioco anche il pezzo misterioso che avevamo prima appoggiato sulla basetta. Questo infatti si incastra sulla staffa nascondendola e ingrossando un po' la schiena.
Onestamente non ne ho capito molto l'utilità. Se non voglio vedere la staffa, posso semplicemente rinasconderla nella schiena all'interno dei suoi portelli, e con questo pezzo extra non posso agganciarla né alla base, né allo scrander. Senza contare che è un incastro bello duro e per toglierlo si deve fare un po' di forza, quindi... boh! Rende il Kaiser più massiccio, senz'altro, ma non lo trovo così necessario, a meno che non mi sia sfuggito qualcosa...
Insomma è snodato e posabilissimo, nonché solido nella tenuta delle pose. Se poi col tempo gli snodi ad attrito si smolleranno, questo non posso dirlo, ad ora nessuno Sentinel che ho, nemmeno i più pesi hanno ceduto, ma io mi tocco scaramanticamente i gioielli.
Come per tutti i Sentinel più complessi vale la legge fondamentale: MANEGGIARE CON CURA.
Le istruzioni sono specifiche al riguardo. Nella posatura di un'articolazione si deve maneggiare l'articolazione stessa, non quelle successive. Per ruotare un bicipite, non va mosso il polso, ma il bicipite. Non si ruota la coscia prendendolo per il polpaccio. Insomma le solite accortezze per evitare di pentirsene poi. Non che sia di carta, tutt'altro, ma insomma meglio non rischiare eh?
E passiamo ora all'altro protagonista di questa scatola, il Kaiser Scrander!
Si compone, nel blister, di 5 pezzi: corpo centrale, ali e alettoni posteriori. Le ali si infilano su 2 pernoni cilindrici a frizione e gli alettoni in 2 buchi sagomati sul dorso.
Di nuovo, da solo, non ha posto sulla basetta, quindi ce lo teniamo in bilico sul braccio per fargli le foto:
Sul corpo centrale ci sono 2 barre laterali che si aprono e lasciano libero il passaggio alla barra centrale che scende e servono tutte e tre sostanzialmente per distanziare lo scrander dalla schiena del Mazinkaiser. L'incastro invece si ha fra la staffa estratta dalla schiena e il foro rettangolare nella parte superiore con le mini sagomature.
Sostanzialmente, l'ha rubato a Batman e l'ha ridipinto.
È veramente pregevole, nelle linee e nei dettagli in trasparenza, metallizzato poi rende tantissimo. In ogni caso, maneggiare con cura, pure lui. Tanta cura. Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Nell'insieme, uniti, è uno spettacolo per gli occhi:
Lo sbilanciamento all'indietro non è esagerato, ma non va sottovalutato e diciamo che è meglio evitare che si ribalti all'indietro andando a stroncare gli alettoni, così lunghi e fragili.
Per questo, per le pose più dinamiche eviterò di tenerlo montato che non si sa mai.
Sotto con le pose quindi!
Questo è veramente un equilibrismo sul braccio della basetta:
RAGGIO CONGELANTEEE! con le corna in avanti:
VAMPA INFERNALE!
KAISER KNUCKLE!!
DOPPIO!
KAISER BLADE!
L'estrazione avviene appunto previa sostituzione della sezione finale della parte mobile dello spallino, con quella cava con effetto ed impugnatura uscente. La suddetta parte è fissata con un perno a sfera alla base della spallina, perno che a sua volta sta su un binario che scorre avanti e indietro e che di fatto limita il movimento delle spalle del Kaiser che infatti non possono ruotare completamente impedendo alle braccia, ad esempio, di alzarsi verso il cielo. Mi spiace Goku, niente energia per te.
Grazie allo snodo sferico, però, questa parte ha ampia libertà di movimento per porgere l'impugnatura alle mani del MK. Io l'ho fatta passare sotto le piastre pettorali, ma per arrivare effettivamente al contatto spada-mano si devono far passare sopra e posizionare le braccia di conseguenza. Solo che, data la posa, così mi pareva più naturale:
KABOOOOM!
KAISER KNUCKLE BLADE!!
Si noti che ho lasciato la parte "bucata" della spallina da cui estrae le spade, ovvero senza la sfera rossa che sta a indicare il pomo delle spade. Questa però, a differenza dell'altra che ha un perno per incastrarsi, sta su solo grazie a un binario, perché il perno che la sostiene in posizione è quello dell'impugnatura della spada che attraversa l'effect, la sezione bucata e si va a incastrare saldamente nel restante pezzo di spallino. Tolta la spada viene a mancare l'incastro, quindi a muovere il modello queste parti cascano.
FINAAAAL KAISEEEEER BLAAAAADE! Anthy, vatti a nascondere!
Si rimuove l'emblema col kanji sul petto del Mazinkaiser e si aggancia l'impugnatura dello spadone attraverso l'effetto energetico:
ESCANSABAR!!!
Gran cosa i polsi che si piegano...
È un discreto spadone. Si noti il buco sul petto lasciato dall'estrazione. E si noti anche che la spada è double face. Da una parte ha il kanji rivolto in basso, dall'altra al contrario, così che è possibile averlo sempre leggibile sia che si tenga verso il cielo che verso terra.
E non vuoi fargliela una foto anche con il Kaiser Scrander?
Infine...
GIGANT MISSILE!
-Oh, E.T., sai chi ti saluta tantissimo?
-Chi?
-STOCAZZO!
-Oh, E.T., scalamitazzi?
-Eh??
-PUPPA!
E potremmo andare avanti per anni.
Un missile davvero gigante, che si incastra nel foro celato dallo sportellino in zona basso ventrica. Un missile grosso e dalla punta rossa...
In collezione non è passato inosservato.
E niente, un modello favoloso, sotto moltissimi punti di vista, che pecca semmai nel contorno per quel che riguarda una basetta che lo valorizzi maggiormente sia come possibilità di esposizione di accessori (Max Factory inarrivabile per il MK), sia come possibilità di pose, anche se, in verità ora che ci penso, io non credo di aver mai visto un Mazinkaiser, che sia Aoshima, Maxfactory o Bandai, sostenuto da una base per una posa di volo orizzontale... mi sbaglierò. Comunque è senz'altro questo un punto su cui Sentinel può e deve migliorare, dato che sto modello costa un occhio della testa, ma almeno si può dire che li vale.
Alla prossima! E Buona Natale!
(Originariamente pubblicata il 25/12/2017)
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