mercoledì 17 ottobre 2018

DX CHOGOKIN - GE-69 - VF-19 ADVANCE [by BANDAI]

Ed eccoci finalmente a questo a lungo agognato gioiellino, che tanto s'è fatto attendere e che tanto è rimasto in viaggio prima di giungere a destinazione. Ne è valsa la pena? Ne è valsa la pena.

DX CHOGOKIN - GE-69 - VF-19 ADVANCE [by BANDAI]

Provenienza: Macross Frontier - Le ali dell'addio
Scala: 1/60
Produttore: Bandai
Linea: DX Chogokin
Materiale: ABS, Die Cast, POM, PVC
Altezza: 250 mm

(Click sulle foto per ingrandire)

È apparso per quanto? 3 secondi? 3 secondi nel film Le Ali dell'Addio. Per quella storia di diritti su Macross Frontier (+ film) detenuti da Bandai, l'apparizione di Isamu e della versione mass production della sua storica YV-19 che tanto abbiamo amato in Macross Plus, ha permesso la realizzazione di questo modello altrimenti in mano a Yamato/Arcadia. Buffe cose accadono nel mondo.


Abbiamo quindi a che fare non con la YF-19 della U.N. Spacy, la "Y", infatti, denota il carattere di prototipo dell'aereo, ma con la versione SMS regolare e non più sperimentale di questo caccia, il VF-19, con la V a sostituire la Y per denotare appunto il prodotto finale, direttamente venduto in bundle con l'Advanced Pack.

La scatola quindi, giustamente, ha subito un aumento di spessore rispetto alle altre valk lisce per contenere gli extra. Vediamo in dettaglio il contenuto:

Ovviamente troviamo la parte in polistirolo in cui è sepolto il modello (ho tolto gli involucri di plastica), abbiamo poi il fucile, una parte dell'effetto speciale, 3 paia di mani extra in posa fissa (mano aperta, pugno e mano che tiene il fucile) e il pilota.

DX CHOGOKIN - GE-69 - VF-19 ADVANCE [by BANDAI]


Nel secondo blister abbiamo tutto il necessario per la base di sostegno, con degli extra comprensivi di braccia snodate per i booster:

DX CHOGOKIN - GE-69 - VF-19 ADVANCE [by BANDAI]

Infine nel terzo blister, è disposto l'Advanced Pack e il resto dell'effetto speciale della pin point barrier:

DX CHOGOKIN - GE-69 - VF-19 ADVANCE [by BANDAI]

Ma andiamo a fare la conoscenza col protagonista di questa recensione e partiamo come di consueto con la modalità FIGHTER:

Visto dall'alto:


Il modello presenta un alto grado di dettaglio dovuto alle innumerevoli scritte e scrittine e segnali di pericolo e di attenzione sparsi su tutta la scocca. Ci sono pannellature ovunque, oltre quelle necessarie per la trasformazione, e tutto contribuisce a elevare il grado di realismo come mezzo militare. Non tutte le parti chiudono perfettamente, in alcuni punti ci sono degli spessori e degli spifferi, con un po' di pressione si riesce quasi sempre a chiuderli, ma rientrano nelle tolleranze degli altri modelli Bandai.

Il carrello anteriore è snodato e piegato in 2 per permettere un alloggiamento praticamente verticale all'interno della fusoliera. Anche in questo caso poi, le coperture delle turbine sono removibili per lasciare esposte le stesse.




Dalla mia esperienza di possessore di Valk, posso dire che questo Isamu è colorato molto meglio e molto più precisamente di tanti altri micropiloti in mio possesso. Per lui, comunque, abitacolo monoposto, non è previsto un secondo sedile sul retro come invece ricavabile nelle Messiah, nemmeno per Sharon Apple:


Il fucile, come sempre, trova alloggio in una scanalatura fra le braccia, per assecondare la curva dell'areo fa uno scatto inclinandosi a circa metà della sua lunghezza.
Nelle "gambe" sono inoltre alloggiati 2 missili chiusi in uno scomparto sul lato esterno.
Anche le ali della VF-19A sono predisposte per l'aggancio di missili, io però non possiedo nessun set che li contenga purtroppo.


Il piedistallo è una leggera variante di quello standard SMS, niente di nuovo da segnalare se non che ha 2 pezzi che possono essere messi variandone la posizione più in alto o più in basso a seconda che debbano sostenere la versione liscia o la versione "super" della modalità fighter. Questi pezzi però sono abbastanza duri da togliere una volta incastrati e ci vuole un po' di pazienza:



Passiamo all'ADVANCED PACK, che non si discosta poi molto dalle classice Super Parts. Sono pochi pezzi che rigurardano principalmente l'area delle spalle e delle gambe. I pezzi più difficoltosi da incastrare sono quelli sulle ali che nonostante le guide e gli incastri, in modalità aerea tendono a essere un po' forzati verso l'esterno.
Notevole comunque l'effetto visivo:

 

Al solito tutti i reattori grandi e piccoli sono orientabili:




Infine cambiando configurazione delle ali e degli alettoni posteriori, si ottiene la modalità high-speed:


Volo radente:




GERWALK MODE:

Si passa alla modalità aereo con le gambe. Delle 3, questa è la configurazione che meno preferisco per la VF-19, perché mi dà sempre l'impressione di essere un robot che si tiene le ali sottobraccio. Insomma è strana forte, ma tant'è.
Bandai sì è inventata un sistema di pannellature a scomparsa, ripiegate nella parte inferiore della gamba, per coprire il vuoto dove prima alloggiavano le spalle riuscendo così a evitare una sensazione di gamba cava altrimenti evidente. C'è anche un pannello sul polpaccio che sale per tamponare ulteriormente il vuoto. Fantastico.

Inoltre nel togliere lo scudo viene rimosso anche il pezzo nero che nasconde la testa, per ovviare a ciò esiste un secondo pezzo di copertura utilizzato in questa modalità in sostituzione di quello rimosso.





La mobilità delle braccia è abbastanza limitata in questa modalità.


Swooooosh



Le cose in compenso peggiorano montando l'Advanced Pack, ora le braccia sono ancora più vincolate a rimanere in una posizione che lascia poco margine di manovra:






In action:



BATTROID MODE:
Ed ecco infine la configurazione umanoide, che fa a gare con la fighter per la mia preferita. Una delle più badass fra le valk in mio possesso, sarà per la testa, sarà per le ali ripiegate in quella posizione, ma la adoro.

Sono anche riusciti ad articolargli la vita in modo da permettere una minima torsione.






La testa, inoltre, rimuovendo la copertura superiore, può essere esposta e il visore verde rimosso per rivelare i dettagli sottostanti:



Posa in ginocchio, check:


La base aggancia sotto il cavallo per una posa salda. Le mani articolate svolgono egregiamente la maggior parte delle funzioni senza necessità di essere sostituite e trovano alloggio all'interno dell'avambraccio quando si trasforma.



C'è sempre sta cosa del fucile che non rimane in asse col braccio per via del fatto che il cane va a battere inclinandolo...


Advanced pack ON!

La sua aggiunta fa tornare in vista le ali prima sapientemente ripiegate rendendo la figura molto più imponente e ingombrante anche se in maniera strana. Il risultato estetico finale devo dire che comunque non mi dispiace, è molto particolare per una valk.




Le articolazioni delle ali riescono a reggere abbastanza bene il peso dei booster, anche se l'ala sinistra tende un po' a cedere rispetto all'altra, almeno nel mio caso.



Infine l'effetto speciale che si monta al posto della mano. Isamu, sfuttando la pin point barrier della VF-19A localizzandola sul pugno, si prepara a un micidiale diretto:




Un extra davvero apprezzato.


POWER...


...GEYSER!!


Infine, anche se non sono necessari, mostro la situazione di massimo ingombro, ottenuta affiancando alla struttura pure le 2 basette separate di sostegno per le ali, appesantite dai reattori.




La scelta è abbastanza strana, invece di avere 2 fori direttamente nella base principale dove agganciare le 2 braccia, si è optato per averle separate, inoltre invece di fornire un qualche tipo di aggancio che connettesse direttamente nei booster si è scelto di avere le canoniche pinze.

Praticamente 2 basette tamashii tipo act stage, con braccia lunghissime. Sono comunque abbastanza superflue a meno di pose strane o articolazioni molto allentate, e finché è roba in più male non fa.

In modalità Battroid credo che la scelta migliore sia lasciare le parti di corazzatura, ma eliminare le Super Parts connesse alle ali, in modo da riottenere la figura slanciata della VF-19, ma con quel qualcosa in più.

In definitiva sono molto soddisfatto di questo pezzo, sia per colorazione, che per dettaglio, che per posabilità, che per contorno. La trasformazione è un vero parto, questo va detto, il rischio di forzare qualcosa, nonostante il modello si presenti solido, esiste e fa sudare.

Davvero per fare ste foto ci ho messo una giornata e una sudata copiosa. Un ottimo esercizio. Un sacco di parti da mandare al loro posto, credo che la cosa più difficile sia stata ritrasformarlo da battroid a fighter, soprattutto far tornare la zona intorno al bacino che le istruzioni ti dicono in un modo, ma è meglio fare in un altro.

Non posso fare confronti col concorrente Yamato perché non lo possiedo, so solo che questo è un ottimo modello, destinato purtroppo già in partenza ad attestarsi su un prezzo non proprio amico.

(Originariamente pubblicata l'17/09/2015)   

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