FT-24 - ROUGE [by FAN TOYS]

E rieccoci prontamente con un'altra robognugna!

A questo giro tocca a:

Provenienza: Transformers the movie, Transfomers 2010

Scala: No

Produttore: Fan Toys

Materiale: Diecast, PVC, ABS 
Altezza: 190 mm

(Click sulle foto per ingrandire)

Ovvero la NOT-Arcee di Fan Toys, che se sembra per caso di striscio somigliante ad Arcee di quella serie là, i transcosi, come si chiamano loro, è puramente casuale. Nessuna violazione di diritti qui, circolare, circolare!

È il mio primo modello della Fan-Toys, non sono un gran collezionista di Transformers, men che meno di TF di terze parti, pur godendo del possesso del meravigliosissimissimo Gravity Builder della Generation Toys (tutti sti "Toys" nei nomi delle terze parti...). Mi son lasciato trascinare, come al solito.

Mi piace particolarmente il personaggio, per decenni rimasta l'unica robottessa in un mondo altrimenti tutto al maschile (vabbè, a parte comparsate varie di altre transformesse dal minutaggio trascurabile).

Arcee non ha mai avuto una trasposizione giocattolosa vintage, ma altre case, Takara compresa, si sono cimentante negli anni nell'impresa con alterna fortuna e reinterpretazioni più o meno pesanti.

Tipo.

Il grosso problema con Arcee è che è appunto una femminuccia. Ha una linea molto armoniosa e non nasconde la sua femminilità dietro carrozzerie pesanti o pezzi enormi. Laddove altri fanno sfoggio di tubi di scappamento, ruote, vetrate e microcefalia varia, lei non fa trasparire granché la sua duplice natura di veicolo spaziale e resta molto proporzionata e minuta nelle fattezze.

Insomma, impresa mica facile!

Mi era piaciuta molto la Takara Tomy recensita tempo addietro insieme alle sue colleghe, per la linea Legends, ma era poco più di un giocattolo e manteneva comunque un discreto zaino.

A questo giro invece, Fan Toys raccoglie la sfida e ci sforna un modello in scala Masterpiece di 19 cm, Rouge (attenzione, Rouge, non Rogue) molto proporzionato, ricco di metallo e che riesce nella difficile impresa di creare un'Arcee convincente sia nella sua forma fembot che nel suo alt mode.

Partiamo dalla scatola, un parallelepipedo di dimensioni contenute:

Scatola discreta, con delle belle illustrazioni giro giro leggermente in rilievo. Sul retro varie foto del modello e una descrizione di quanto è scalciaculi il personaggio, pur rimanendo dolce e romantica.

All'interno un bel blisterone in polistirolo, per i feticisti del bianco materiale, sigillato da 4 strisce adesive. Accompagna il tutto una busta contenente il libretto di istruzioni e la card del modello in plastica rigida:

Personalmente non sono un fan del polistirolo, soprattutto se a contatto diretto coi modelli. Rouge ha un velo di plastica che la copre da davanti, ma dietro è completamente a contatto col materiale.

Nei due spazi laterali alle gambe, trovano alloggio gli accessori a corredo del modello:

Nella tasca a sinistra:

troviamo la busta con i pezzi alternativi.

Rouge esce di scatola con montata addosso una pettorina (in metallo, come molti altri pezzi) un pelo sagomata per enfatizzare le curve femminili.

In alternativa viene fornita una pettorina molto più geometrica, liscia e piatta. Più fedele al cartone animato. Per la sostituzione vanno svitate un paio di viti.

Allo stesso modo, le mani montate sul modello sono quelle dotate di perno (interno alle dita) per impugnare meglio le armi. Quelle in busta sono identiche, ma senza perno. Come si nota, l'aggancio è a metà avambraccio. Siccome non sentivo la necessità di cambiare alcunché, questa busta è rimasta sigillata.

Il vano a destra invece:

contiene le 2 armi di Rouge, una pistola e un fucile che, privato del calcio e della canna, diventa una seconda pistola, e i volti alternativi.

Le istruzioni parlano di 4 placche per il viso, ma ne sono incluse 5.

La prima da sinistra è una copia esatta di quella già montata sul modello. Onestamente non so se è per riserva o se è un errore in fase di confezionamento. Tutti quelli che ce l'hanno, ne hanno 5...

Poi abbiamo il volto a bocca aperta (anche se sembra un po' una bambola gonfiabile),

un volto dall'espressione più dolce, stile anime, occhi più grandi, naso e bocca più piccoli, mento più a punta e in generale linee più morbide,

il volto col visore abbassato

e... un'espressione ambigua alquanto...

Vediamo ora il modello da tutti i suoi lati:

Rouge si mantiene bella alla vista frontalmente, lateralmente e posteriormente, sull'estetica in sé non mi sento di poter muovere alcuna critica.

Del suo alt mode traspaiono pochissimi dettagli, come le ruote dietro le ginocchia e il cruscotto e il volante sopra il sedere.

Le gondole posteriori sono agganciate alle spalle tramite 2 bracci snodati di metallo, ma non sono tenute in posizione rigida da peg o altro, quindi sono soggette alla gravità, se inclinate il modello di lato o se lo agitate troppo.

La loro presenza comporta anche un lieve sbilanciamento di pesi posteriore, la cosa, unita a dei piedini femminili dalla piccola superficie d'appoggio, rende la messa in posa un minimo da testare per trovare il giusto equilibrio.

Sulla verniciatura del modello, che si estende su moltissima superficie del suo corpo, non ho niente da riferire, non si notano sbavature o grossolani errori di sconfinamento.

Semmai, ci si può interrogare sulla necessità di dipingere così estesamente un modello che per trasformarsi è a continuo rischio graffio. Su questo torneremo poi.

Andiamo in dettaglio:

La testa è molto ben scolpita, fedele alla controparte animata, col caratteristico "taglio di capelli" alla principessa Leia.

La testa è montata sul collo tramite uno snodo a sfera che le conferisce una discreta posabilità, limitata a tratti dall'ingombro laterale del casco.

Il collo a sua volta è fissato alla base su un perno che permette di inclinare il tutto in avanti e indietro.

Per cambiarle il volto, la testa deve essere scoperchiata. Questa apertura serve anche durante la trasformazione.

La parte che mi piace meno del modello: le braccia.

Non che siano brutte di per sé, ma sembrano appartenere, per qualità costruttiva, alla sorellina Takara Tomy. Interamente in plastica e piene di fori con gli snodi a vista, cosa della quale non sono particolare apprezzatore.

Pure le mani non sono un granché, divise come sono in palmo+pollice e altre dita.

Belli i dettagli delle scanalature e ottima posabilità.

La spalla sta su uno snodo a sfera che permette quasi tutta la libertà possibile, tranne una completa estensione delle braccia a T.

Il braccio ruota con uno snodo, visibile sotto la spalla, il gomito è a doppio snodo e il polso pure ruota, anche se è più corretto parlare di avambraccio in questo caso.

Considerando che c'è un paio di mani alternativo, avrei preferito che avessero anche una posa alternativa invece che solo il peg in più o in meno. Però essendo in parte articolate, si comportano bene nell'ottenere una vasta gamma di pose.

Un'altra cosa che considero un po' meh, è questa antiestetica, per quanto poco visibile se non perfettamente di lato, fessura da lato a lato fra il corpo principale e la piastra pettorale.

Oltre a ciò, altra voce da annoverare fra i contro, è la scarsa posabilità del corpo. E con scarsa intendo nulla.

Purtroppo non c'è torsione all'altezza della vita. Dall'addome al collo è un pezzo unico che non ha gradi di libertà. Ciò è ovviamente dovuto ai compromessi a cui si è dovuti scendere per la trasformazione. Grave oppure no, questo va alla sensibilità personale. La mancanza di torsione mi sta un po' sullo stomaco, ma Rouge si è fatta perdonare questi contro con una notevole dose di pro.

Ecco le gondole posteriori. Esse custodiscono il segreto della complessità di questo modello. Come già detto sono fissate al corpo con quei bracci di metallo e sono libere di ruotare a destra e sinistra e di essere posizionate più o meno in alto tramite gli snodi del suddetto braccio. Il che da una parte aiuta la posabilità, ma avrei preferito vederle fissate da qualche parte.

Fermo restando che diventano un problema solo per i pignoli che la vogliono mettere a testa in giù, eh.

L'addome non si torce, e questo l'abbiamo già detto, però può essere inclinato lateralmente di qualche grado. Altri dettagli dipinti qua e là.

Il lato B. I pochi dettagli visibili che ne tradiscono la natura di macchina. E uno degli snodi più suderecci della storia degli snodi, nel senso che durante la trasformazione, la parte inferiore del robot rimane attaccata alla parte superiore solo attraverso un perno di metallo per natura molle, che permette a gambe e compagnia di penzolare nel vuoto come un pendolo.

Infine le gambe. Qualche tappino in più per le viti probabilmente non avrebbe guastato. Però che stacco di coscia...

Le gambe sono molto dettagliate e praticamente tutte le pannellature non sono lì per bellezza, ma con uno scopo durante la trasformazione.

Offrono una grandissima posabilità a cominciare dalle anche, un po' dure da maneggiare, ma è spesso questione di posizione all'interno del bacino. Vanno estratte un poco per poter essere estese in spaccata.

La coscia ruota sotto le anche, il ginocchio ruota quasi a 180° con snodo singolo.

Le caviglie pure ruotano e il piede si inclina avanti, indietro e verso l'interno. Il piede è dotato anche di snodo per la parte anteriore (anch'esso utile alla trasformazione). Pure la copertura nera del collo del piede si solleva e si abbassa.

Tutto questo popò di articolazioni si traduce in una discreta posabilità, limitata come detto nella sola parte centrale.

Pekora Ikeaaa

Molto apprezzabile anche il volto "manga" che ne addolcisce i tratti un po' duri del viso:

Con la bocca aperta:

e... sarò perverso io, ma non ho trovato onestamente un altro impiego per questa espressione. Qualcuno però pare apprezzare (parlando di facce strane...):

E ora passiamo alle pose armata (e con o senza visore):

Quanta badasseria:

Si noti qui il fucile privato delle parti in eccesso e declassato a pistola:

Infine, giusto per confronto, ecco Rouge accanto alla Arcee Takara Tomy della linea Legends:

Qui si nota ancora di più la pericolosa somiglianza fra le braccia.

Passiamo ora alla TRASFORMAZIONE!

Come dicevo, a mio avviso la Fan Toys è riuscita nel miracolo ingegneristico di rendere Arcee bella da vedere in entrambe le forme (e sto guardando te, Leia della Toy World, con un alt mode fra il ridicolo e l'osceno).

MA! i miracoli hanno un costo.

Rouge, in quanto trasformabile, vince l'ambito premio Nightmare (la valk) per la complessità e le camicie sudate.

10 pagine di istruzioni, ciascuna con circa 12 foto di passaggi...

Ci ho messo un'ora per trasformarla 😂, ma va detto che la prima volta devi interpretare le istruzioni, sopperire alla poca chiarezza di un paio di passaggi con la visione di recensioni su youtube (sempre sia lodato) e soprattutto non conoscendo ancora la dinamica del tutto, stai il triplo attento a non graffiare nulla delle superfici dipinte.

Tanto per darvi un assaggio di quanto Rouge possa "esplodere", vi lascio una diapositiva (anche se, ovviamente, non è che uno la trasforma tutta insieme, si va per zone):

"Omae wa mou shindeiru!"

Il miracolo sta nel fatto che in quelle gondole posteriori sono riusciti a infilare il mondo, ripiegata e ripiegata ancora tutta la carrozzeria posteriore del veicolo come un origami 😨.

Comunque, un'ora dopo dicevo, fra passaggi che sforzano un po' la plastica e manovre di precisione si arriva all'alt-mode:

Che è semplicemente magnifico, senza se e senza ma, quindi mplicemente gnifico.

Bello il dettaglio dei fanali anteriori trasparenti, bella la linea generale del veicolo da qualunque parte la si guardi, molto fedele, ma con qualche libertà qua e là. Tutto è tenuto insieme da svariati peg e se c'è dell'aria in alcune zone è solo perché non ho voluto fissare fino in fondo premendo a morte le parti fra loro.

L'unica cosa è che forse si poteva fare di meglio per celare quei rientri sul cofano anteriore, ma di certo è un'inezia a confronto del risultato finale.

Purtroppo non ci potete fare brum-brum. Per quanto le ruote ruotino, ci sono fin troppe parti del corpo di Rouge zeppate là sotto che toccano raso terra frenando il veicolo.

Inoltre, se proprio vogliamo rompere i coglioni, le armi non trovano alloggiamento nella modalità veicolo.

Anzi, vediamo il sotto del veicolo, per farci un'idea e della trasformazione, e dei contorsionismi che la povera Rouge è costretta a fare. Per fortuna nessuno espone le macchine a pancia in sù, modello tartaruga rovesciata:

E vediamola anche da sopra. Molti si lamentano dei buchi presenti nella zona del posto di guida, che permettono di vedere attraverso il modello. Che è vero, però personalmente non mi disturbano più di tanto.

Trovo gli interni, anzi, discretamente dettagliati:

Le dimensioni sono, di nuovo, paragonabili a un Masterpiece Takara in alt-mode.

Qui a confronto con la Arcee Legends:

Si notano alcune differenze nella bombatura e nei dettagli della carrozzeria, il colore in altre parti, ma onestamente parlare di fedeltà quando esistono non meno di 14 versioni diverse ufficiali di Arcee fra fumetti vecchi e nuovi, fotogrammi vari del cartone animato, illustrazioni e quant'altro, lascia un po' il tempo che trova. Sono tutte Arcee e non lo è nessuna.

In definitiva... il modello costa un centinaio di euro.
Inizialmente ero un po' titubante, soprattutto dopo aver visto alcune recensioni, ma una volta avuta per le mani me ne sono innamorato.

Esteticamente davvero notevole e d'impatto, molto convincente e fedele sia come robot che come veicolo. Posabile e giocabile, discretamente stabile, metallosa al punto giusto, ben dipinta e dotata di varie espressioni. Non ultimo in scala MP.

Contro:
Non ruota il busto.
Qualche fessura di troppo.
Mani bruttine.
Braccia bucate (drogata!).
Trasformazione complessa e non-divertente (troppe cose a cui fare attenzione), anche se dopo un paio di volte ce l'hai meglio presente in mente.
Non scorre bene sulle ruote.
Troppa vernice per un trasformabile.

No davvero, a fine trasformazione avevo il piano di lavoro letteralmente invaso da polvere bianca di vernice, staccatasi da non so quale giuntura anche perché a vista non ho notato vernice saltata da nessuna parte. Però insomma, ci sono certe parti che avrei preferito in plastica bianca piuttosto che in metallo colorato, soprattutto quando devono ballare il limbo sotto altre paratie di metallo e braccetti colorati di rosa.


Ad ogni modo dopo 2 trasformazioni andata e ritorno, non ho riscontrato alcun danneggiamento... però in tutta onestà non so se avrò voglia di ritrasformarla in macchina in futuro, troppo pericoloso e potenzialmente rovinante. Ma sapere che puoi è figo!


Sono pienamente soddisfatto del mio acquisto, per quel che mi riguarda i pro surclassano di gran lunga i contro, anche se ovviamente è una valutazione soggettiva.

Io la consiglio, però siate consci del fatto che non è fatta per giocarci troppo. È delicata. Solida, ma paradossalmente delicata. Troppe parti mobili e alcune da forzare durante la trasformazione. Troppa vernice in giro. Insomma il rischio è che si rovini inevitabilmente nel tempo. Certo, a meno che non la mettiate lì in posa e ve ne dimentichiate.


Attualmente sul mercato esistono svariate Arcee. Svariate tante. La diretta concorrente di Rouge è però l'altrettanto recente Leia di Toy World.

Per un po' ho considerato il suo acquisto, ma poi ho preferito dirottare i miei fondi su Rouge.


Leia non sarebbe malaccio, ma si porta dietro una discreta serie di contro:

Anche lei è molto carina e discretamente accessoriata. Benvenute sono tutte le mani di ricambio di cui è dotata che contribuiscono a variare un po' l'espressività gestuale.

Non la possiedo, ma ho avuto modo di vedere diverse videorecensioni anche di lei e purtroppo i difetti per me sono abbastanza pesanti:

Ha molte mani, sì, ma un solo viso e fra le 2 cose preferisco più espressioni facciali.
Le mani sembra non stiano su proprio saldamente.
Il busto si torce, ma molto poco e per farlo va sganciato tutto il retro.
I bianchi die cast sono di colore differente dai bianchi di plastica.
Le katane hanno il fodero scoperchiato.
Dulcis in fundo... l'alt mode è osceno a dir poco ed è il principale motivo per cui non la vorrei.

Cioè:

È... mezzo alt mode, il retro se lo sono scordati, non si può guardare proprio.

(Originariamente pubblicata il 16/05/2018)