venerdì 1 aprile 2022

MAGIC HENSHIN SERIES - GESTALT + G1 - SCARLET DRAGON [by BIG FIREBIRD TOY]

HENSH... no basta. Dopo tutti questi henshin è l'ora di un GATTAI! O due...

Provenienza: Original Character
Scala: No
Produttore: Big Firebird Toy
Linea: Magic Henshin Series
Materiale: ABS, PVC
Altezza: 190 mm

(Click sulle foto per ingrandire)

Orbene, questa recensione voleva essere nelle mie intenzioni divisa in due parti, poi però sarebbero state due parti un po' scarne e inoltre sulle Magic Henshin Girls ho già speso un sacco di tempo, quindi sai che c'è? Puntata finale delle Magic Henshin, fino a nuovo ordine almeno.

Facciamo un po' il punto della situazione, finora abbiamo visto tutte le girls del gruppetto:


 

Ovvero la "leader" (il rosso non mente) Scarlet Sonic, la pugilista Thunder Light e le gemelle Gemini Wings.

Nei piani originali di Big Firebird Toy, questo doveva essere il team che poi, combinandosi, avrebbe dato luogo al gestalt delle Magic Henshin Girls, a tutt'oggi orfano di nome.

I disegni promozionali infatti riportavano questi come concept:


poi... qualcosa deve essere andato storto, perché questa configurazione è stata scartata all'ultimo e sostituita in fretta e furia con... altro, che vedremo poi. Le istruzioni non la riportano e per combinare il team così bisogna rifarsi ai disegni e a chi su youtube si è preso la briga di resuscitare questa modalità, anche perché i pezzi ci sono tutti a riprova del fatto che QUESTO fosse il progetto originale.

Come ogni buon combiner che si rispetti, i suoi vari componenti devono trasformarsi nella parte preposta, perciò vediamo i ruoli di ciascuna:

Senza grosse sorprese, dato che le illustrazioni sono abbastanza esplicite, le gemelle formano le gambe/stivaloni, Thunder Light funge da corpo + cosce e Scarlet Sonic sostanzialmente diventa la testa e le braccia, più un po' di orpelli sulla schiena.

Come appare subito evidente, c'è un po' di stacca-attacca (odioso) e parts forming (ancora più odioso) coinvolto, incluso quel pezzettino nero che sta nella confezione di TL e che serve da prolunga a un perno perché "se no, non ci arriva". Scarlet infatti viene smontata e le sue gambe si trasformano in braccia, facendo fuoriuscire le mani del combiner dall'interno delle ruote.

L'assemblaggio è abbastanza intuitivo. I piedi di Thunder si incastrano nelle scanalature dei pezzi attorno ai quali si trasformano le Gemini Wings. Idealmente dovrebbero fissarsi con un click ad alcune linguette, ma questo purtroppo non avviente completamente e in maniera solida, quindi il tutto si riduce a un incastro per attrito. Come poi si vede meglio in questo dettaglio, la testa della nostra gialla amica diventa il petto formando il seno del combiner tramite l'unione del proprio seno disassemblato e portato su, la metà gialla, con gli accessori che ha in testa portati giù, la metà bianca.

Anche in questo caso si vedono delle linguette che fanno da guida all'unione dei pezzi, ma che in alcun modo ne garantiscono un fissaggio, a malapena l'accostamento.

Dalle ruote ai lati della testa vengono piegati verso l'esterno 2 perni bianchi nei quali poi andranno incastrate le braccia.


Da dietro si nota come le mani di Thunder Light si uniscano, stavolta saldamente e ben fissate, creando il didietro del gestalt. Si vede ancora meglio da questo angolo come le coppe gialle del seno vengano elevate tramite quei braccetti neri e tanto per restare sullo stesso colore, si noti il perno nero lassù in alto inserito in guisa di prolunga.

Da qui in poi resta da inserire il suddetto perno nel foro sulla schiena di Scarlet Sonic, ora girata di 180°, e poi attaccare le braccia e sistemare gli scarichi nel modo più consono possibile. Et voilà!

Magic Crusader Mk I (da ora la battezzerò così) è completo, perciò vediamocelo a tutto tondo:




... che dire. Carina l'idea, insufficiente la realizzazione. Se la si guarda da determinati angoli, principalmente di fronte, risulta anche accettabile, perfino gradevole, ma in generale non si può negare che sia sproporzionata essendo in pratica tutta gambe.

Ma la sproporzione, pur evidente, è il minore dei suoi difetti, che vanno invece ricercati nella sua ingegneria e costruzione.

Ahimè il modello, pur capace di stare in piedi senza grossi problemi, è una continua sfida alla pazienza del posatore, dato che praticamente nulla vuole stare al suo posto essendo che la maggior parte dei pezzi o sono volanti o sono solo appoggiati fra loro o, peggio, sono debolmente connessi.

Sposti un po' il torso e si aprono i pettorali, pieghi una gamba e si sgancia la connessione, ruoti un braccio e si stacca la spalla, cerchi di orientare la testa e calano i tubi di scappamento sulla schiena.

Frustrante, davvero frustrante. A ciò aggiungiamo una posabilità e di conseguenza una giocabilità ai limiti del ridicolo, purtroppo.

Il corpo è un blocco unico, non c'è rotazione al bacino, a causa della mutanda che tiene saldamente unito il tutto e non è previsto piegamento addominale, dato che per farlo tutto il frontale si disassembla.

La testa non ha un vero e proprio collo, essendo il punto di contatto sulla schiena, quindi al massimo può traslare a destra e sinistra, mentre altre inclinazioni sono limitate dalle strutture che collidono.

Le braccia sono un po' più libere, ma da maneggiare con cura perché il perno che le tiene unite al corpo è corto, duro da infilare a causa delle tolleranze ed è facile che si sganci. I gomiti comunque non vanno oltre i 90°, mentre i polsi non hanno particolari restrizioni... non fosse per il fatto che le mani sono un pezzo unico, un pugno chiuso senza alcuna posabilità.

Le anche si muovono bene, ma sono piagate dal problema che già affliggeva Thunder Light, ovvero sono tenute insieme alla coscia da un perno di 1mm che se lo guardi storto si sgancia. Pure se non lo guardi, si sgancia uguale.

Il ginocchio... ammettiamo che esista un ginocchio, il problema è che c'è una coscia che è inesistente per dimensioni in rapporto al resto della gamba e a volerla piegare, di nuovo la connessione non è salda e si smonta più probabilmente di quanto non si pieghi.

Le caviglie di contro sono ottimamente articolate, permettendo inclinazioni più che abbondanti in entrambi gli assi, in modo se non altro da favorire una superficie d'appoggio stabile.

 

Questa in buona sostanza la summa della posabilità del Magic Crusader Mk I. Al di là della frustrazione, se ci si accontenta di posarlo e tenerlo esposto, ce lo possiamo far andare bene.

Un altro grosso diludendo è, almeno per me, rappresentato a livello estetico dalle gambe. Sono contemporaneamente il pezzo più bello/interessante a livello di design, viste da davanti, che quello peggio uscito, se lo si guarda da qualsiasi altra angolazione.

I concept erano interessanti perché prevedevano, nella magia dei disegni su carta, di piegare ad arte le gambette delle Gemini Wings per formare delle specie di alucce ottenendo così degli stivali alati.

L'ingegneria ha però infranto quel sogno e così ci ritroviamo con le suddette gambette ridotte a un accrocchio appeso sul retro senza arte né parte. E non è colpa del fatto che "questa configurazione non doveva esistere", perché le gambe sono così in tutte le salse e trasformate seguendo le istruzioni ufficiali. Ho anche provato a trovare configurazioni differenti, ma il rischio è quello di spezzare la schiena delle gemelline e non mi pareva il caso. Pure mettendole ad aluccia, si ottiene un'inclinazione e un ingombro tale da rendere difficoltoso, e comunque antiestetico, l'accostamento delle gambe.

Cerchiamo di andare oltre e tentiamo di abbellire il tutto con l'hyper mode (o come si chiama, dato che anche qui BFB ci ha lasciati al buio).

Applicando gli effects che si trovavano insieme a Scarlet Sonic si può infatti accedere alla modalità visibile in altre fighissime illustrazioni ufficiali:

(grazie ShowZ per le immagini, sembra siano sparite da internet...)



Ecco qua, si applica il visore giallo, si mettono le scie ai tubi di scappamento sulla schiena e questo ribilancia un po' il peso visivo della parte superiore del corpo rispetto alle gambe. Non male, però sempre tutto molto precario e siamo ben lontani dalla figaggine dinamica delle illustrazioni che paiono uscite dallo studio Trigger.

Ah, per inciso avrei dovuto anche creare un nuovo viso usando quello bianco di Scarlet Sonic e applicandoci le decal degli occhi uno rosso e uno blu, ma...

Altre pose per gradire:



 
Messa così devo dire che riguadagna più di qualche punto a livello estetico ed è un peccato che non ci sia sforzati quel tanto che bastava per rendere questa configurazione più solida, più proporzionata e più canon. È anche un peccato che strada facendo si sia persa pure la possibilità di dare una coda di cavallo al gestalt più pronunciata, ma davvero il retro della moto non è possibile portarlo più su di così come attaccatura. Vero che da assemblato è pur sempre alto solo 19 cm, però non credo che le ridotte dimensioni siano state un impedimento per certe cose.

Una fatica arrivare fin qui... ma appunto, se mi fossi fermato qui sarebbe stata un po' troppo corta come recensione. Avrei voluto fare più foto, ma come ho già detto la posabilità non permette granché, le opzioni sono poche e già ottenere quelle poche pose è costato molto sudore.

Perciò si prosegue.

Come detto, a un certo punto questa configurazione è stata fatta sparire da BFB. Forse si sono resi conto, troppo tardi, che non raggiungeva le aspettative, che era instabile, sproporzionata, non si sa.

E come hanno risolto, a un passo dall'uscita? Introducendo un quinto elemento!

SCARLET DRAGON

Inizialmente presentato come silhouette di un carro armato, poi come proto verde applicato al combiner, al punto che sembrava un pezzo extra, qualcosa per ottenere una configurazione in più, nuova, NON l'unica possibile ufficialmente.

Viene anche lui con la sua bella scatolina, stavolta color rosso scuro:






L'idea che si ha, anche solo osservandolo nel suo blister, è quella tipica di "abbiamo questi pezzi che ci avanzano quando non formano il combiner, facciamoci qualcosa che abbia un senso", anche se in verità dovrebbe essere l'esatto opposto, essendo un pezzo studiato appositamente per integrarsi con gli altri componenti e migliorare il gestalt.

Oltre Scarlet Dragon, si possono notare in confezione un nuovo visore per Scarlet Sonic, stavolta rosso, due mani alternative per impugnare l'arma, un sacchettino contenente altre (4) parti effects come quelle già presenti insieme a Thunder Light e ben 2 fogli di istruzioni, uno per Scarlet Dragon stesso e uno, ovviamente e finalmente, per combinare tutte nel Magic Crusader Mk II.

Ecco nel dettaglio tutti i pezzi:



Questo una visione dal basso, dove si possono apprezzare i cingoli scolpiti e le due daghe normalmente alloggiate lungo i fianchi di SD.

L'unico assemblamento da fare è quello di unire il manico/cannone alla testa:


Dopodiché si può far scorrere quella specie di manico lungo le guide all'interno del corpo principale e si ottiene il tank:




Carino. Semplice. Niente da dire... NON FOSSE CHE HA UN PAIO DI TETTE LÀ DAVANTI!

Nulla si muove, tutto molto statico, anche a livello di canna del cannone che non può alzarsi più di così, né tantomeno abbassarsi.

La "trasformazione" in Dragon consiste semplicemente nello svolgimento dei cingoli e nella rotazione di qualche pezzo per formare le due zampe che sollevano così il corpo:



... e c'è un paio di tette sul culo... facciamo finta di nulla.


Alcune fotine di coppia con la sua padrona:





È che sostanzialmente sembra, ed è, una testa su due gambe e fa ben poco per nasconderlo. Carino comunque, limitatamente a quel che può fare. Ha un bello sculpt, la testa ha un bel design e i dettagli colorari con ben applicati e gradevoli, seguendo la palette di Scarlet Sonic, rosso-bianco-nera con accenti di giallo.

 

Passiamo ora, finalmente, a vedere ciò per cui è stato introdotto Scarlet Dragon, ovvero la formazione del Magic Crusader Mk II. Di nuovo vediamo come i vari componenti si trasformano per prepararsi all'unione. Teniamo conto che le Gemini Wings non subiscono variazioni rispetto al Mk I, perciò cominciamo proprio da SD.

Il nostro draghetto si scompone in un martellone, formato dalla testa, più tutto il resto che va a diventare la zona petto-collo-spalle + braccia, stavolta ben più massicce e con degli spallini degni di questo nome:

Scarlet Sonic si contorce, senza smontarsi questa volta, per formare di nuovo la testa e tutto quel che andrà sulla schiena:

Thunder Light, essendo stata bocciata come torace del combiner, è quella che ne esce più penalizzata in assoluto:

Va letteralmente smontata, decapitandola (stando molto attenti con quel perno a sfera del collo) e staccandole il seno estraendone i perni ai lati del busto. Anche qui estrema attenzione perché sono perni incastrati molto bene, pieni di snodi e parti molto fini, quindi il rischio di rottura è elevato durante le inevitabili torsioni necessarie all'estrazione.

Sempre non detto nelle istruzioni, molto carenti, si può mettere l'ormai familiare pernetto nero incastrato fra i gomiti di TL sulla schiena, in modo da fornire un alloggio per un'eventuale basetta.

L'assemblamento quindi vede di nuovo le gambe montarsi come prima, Scarlet Dragon incastrarsi con un click (non proprio di facile esecuzione) su Thunder Light e infine Scarlet Sonic fissarsi sul perno del suo drago similmente a prima.

Ed ecco il Magic Crusader Mk II in tutto il suo splendore:




Notevole lo zaino, simil Getter Go, ma non sgradevole... di nuovo se si cerca di non far caso al fatto che stiamo guardando l'inguine di Scarlet Sonic a gambe spalancate.

Il questa configurazione il combiner assume tutta un'altra solidità rispetto a prima (altrimenti sarebbe stato tutto inutile) e un aspetto decisamente più cool, massiccio ed equilibrato. Davvero carino, anche se permangono gli inestetismi delle gambe, ma oh, ce ne faremo una ragione.

La mobilità è più o meno la stessa, ora forse ancora più limitata dai maggiori ingombri di spalle, braccia e "collo". Le braccia in particolar modo sono sempre fissate con dei perni diritti al corpo, quindi sempre soggette a sganciamento. Come si vede in questa foto, ho potuto usare uno stand sentinel per aiutarmi nel sostegno del mecha. Altra cosa da segnalare, il nuovo visore rosso si stacca di continuo alla minima sollecitazione, non è stabile la metà di quello giallo normale, cosa che mi lascia alquanto perplesso, perché l'aggancio dovrebbe essere lo stesso.

Passiamo alle armi, ora che le ha. Le mani standard sono forate a misura per impugnare le due daghe che si staccano dagli spallini. I fori sono però incredibilmente precisi e inserire troppo a fondo le armi potrebbe significare la rottura dei manici, perciò non mi sono arrischiato:



Cambiando mani e mettendo quelle aperte, è invece possibile impugnare il Revolver Dragon Hammer (mi sto a inventare i nomi che BFB non ci ha dato 😂) e lo scudo creato con la basetta musicale delle idol gemelle, pure questo completamente assente nelle istruzioni e visto suggerito online da altri collezionisti. In qualche foto promozionale è fugacemente comparso, lo scudo, ma non figura nemmeno nei vari video illustrativi linkati tramite QR Code stampati sui vari fogli di istruzioni:

L'impugnatura dello scudo è creata col microfono e probabilmente è pensata per scorrere nel piccolo foro delle altre mani, ma per lo stesso motivo di cui sopra, ho preferito non rischiare e farlo semplicemente appoggiare all'interno della mano aperta:

Ovviamente il martellone è impugnabile pure a due mani:

E forse, sempre per via del fatto che quasi tutto è lasciato alla fantasia di chi lo maneggia, è possibile tirare indietro la testa e farlo impugnare anche come cannone, ma non ho provato... per cui accontentiamoci di un'altra foto da vicino e senza visore:


È tempo di andare full power, quindi riportiamo in campo tutti gli effects inclusi con Scarlet Sonic, Thunder Light e Scarlet Dragon:

e applichiamoli, per l'ennesima volta SENZA ISTRUZIONI in giro sul modello:


La potenza!! Quelli sulle spalle vanno ovviamente a sostituire le daghe.


Così è decisamente ancora più figo e dovendolo esporre mi pare la configurazione migliore per fare colpo d'occhio.

Vediamo qualche altra posa dinamica, nei limiti del possibile:

Ecco, come dicevo, il perno maledetto che non sta agganciato nemmeno se lo inspessisci:




E questo sostanzialmente è tutto, anche se ci sono foto dagli uffici BFB di questo modello che lo ritraggono in ardite modalità alternative (mai più menzionate o pubblicizzate), tipo una versione combiner delle configurazioni veicolo, il limite è la fantasia...


 Pare uscita da un sentai. Il livello di accrocchio è lo stesso...

Tirando le somme, nel suo insieme, prese singolarmente, sono un gruppetto molto carino, con alti e bassi, che però mi sento di dire è stato progettato e messo sul mercato troppo in fretta (nonostante abbia subito dei ritardi, forse proprio per l'introduzione non prevista di Scarlet Dragon). Avrebbe senza dubbio tratto giovamento da una più attenta fase di progettazione per quel che riguarda il combiner, che ne esce un po' bistrattato e limitato nelle possibilità, ma non di meno gradevole alla vista in modalità finale.

Le istruzioni sono lacunose e talvolta ambigue, per quanto tentino di ovviare con link a video su youtube che però a loro volta non menzionano questo o quell'accessorio/possibilità che va poi cercata fra le mille foto promozionali sparse fra negozi online e quant'altro.

Ad aggravare il tutto, ci si mette il prezzo che già all'inizio non era propriamente basso, ora poi che BFB ha deciso di non ristamparlo, chi le ha certo non le regala. La linea delle Magic Henshin è pure stata sospesa per scarse vendite, come dicevo nelle recensioni precedenti, quindi solo il futuro ci saprà dire se gli altri interessanti, per me, concept e prototipi arriveranno sugli scaffali o rimarranno negli archivi per sempre...

Alla prossima, eroine trasformabili!

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