Un pezzo che non si aggiorna, recuperiamo con una robo-gnugna.
E un chogokin perfino!
Provenienza: Persona 3 (PS2)
Scala: 1:12
Produttore: Bandai
Linea: Chogokin
Linea: Chogokin
Materiale: PVC, ABS, Die Cast
Altezza: 170 mm
(Click sulle foto per ingrandire)
Quanti personaggi interessanti ci "regala" la linea dei Chogokin senz'anima. Tanti altri ne abbiamo visti su queste pagine e oggi tocca a un personaggio a me caro, Aegis, direttamente dalla saga videoludica di Persona, nello specifico dal terzo capitolo.
Aegis è un androide, sviluppato per combattere contro le Ombre che minacciano l'umanità, ed è dotata di un arsenale notevole.
Una sorta di Kos-Mos, ma di un altro universo ludico.
Perché facciano 'ste androidi fighe, è ancora oggetto di dibattito.
La scatola è di quelle compatte, discreta e ben agghindata di foto esplicative, che ci indicano anche quali parti sono metallose. Ovvero quelle in metallo. Tutto ciò che luccica, più i piedi (non l'avrei detto) è in zama, ovviamente il quantitativo rispetto al volume complessivo del modello è irrisorio, ma è un piccolo dettaglio che fa piacere.
All'interno, giace addormentata nel suo blister, in attesa di attivazione, Aegis, circondata da una miriade di pezzi e accessori, nonché una basetta bianca senza troppi fronzoli:
Incluse nel prezzo (davvero basso) si trovano 3 facce alternative, 3 paia di mani extra, sostegni e armi.
Vediamocela dunque:
Il sostegno è praticamente obbligatorio per le pose in posizione eretta, non avendo il modello dei veri e propri piedi e non avendo Bandai provveduto, come in altri casi, ad alternative trasparenti per garantire una base d'appoggio.
Come modello in sé non è il massimissimo. È divertente posarla e se si ama il personaggio è una delle sue valide incarnazioni non statiche. Su quali siano meglio, fra Figma e compagne varie, sta alla scelta personale.
Presenta un po' di limitazioni sulla posabilità degli arti, soprattutto su spalle, che non garantiscono chissà che escursioni a causa dei "meccanismi" e sulle ginocchia che al massimo raggiungono i 90°. Nessun doppio snodo, nessun particolare miracolo da segnalare. Tutto molto standard.
Un po' in dettaglio:
Faccia inespressiva da androide, che rispecchia le prime fasi di gioco in cui è poco più di una bambola.
Si noti il metallo nella fascia sui capelli e nelle spalle.
Nonché nelle anche.
Purtuttavia, coi suoi limiti, mi sono molto divertito nel cambio del suo accessoriame e nel posaggio. Si lascia giocare.
Via con la carrellata di foto varie ed eventuali:
Si può fare anche a meno della basetta, ma il supporto a mo' di terza gamba è e resta obbligatorio. Per l'occasione si pone un gommino bianco in fondo al braccio per aumentarne l'attrito ed evitare scivolamenti.
Resta comunque abbastanza ingombrante e antiestetico, quindio io... lo cancello! (almeno in foto)
Figata i caricatori alle braccia e le dita sparanti.
Col braccio mitragliatore:
E dal mitra al lanciamissili in un click:
DRAGON KICK!
E ora l'arma migliore di tutte 😂
Il rocket punch!
Con un'apposito braccio alternativo, è pure sparante!
ROCKETTTOOOOOOOOOOOOO
PAAAAAAAAAAAANCH! *pop*
Esageriamo!
E infine la foto artistica, con di sfondo il Tartarus, il principale teatro delle battaglie.
Non c'è molto altro da dire sul modello.
In definitiva in termini di sculpt e verniciatura siamo su livelli buoni, la posabilità è sufficiente e il modello fa quel che deve senza grossi virtuosismi.
Si poteva fare di più sul fronte articolazioni e molti trovano le facce inadeguate, ma con 4 scelte almeno 2 sono discrete direi (occhi chiusi e arrabbiata). Poi dipende sempre dall'inquadratura...
Ad ogni modo si trova intorno ai 18 euro da spedire, direi che più di tanto non ci si può lamentare se si ama il personaggio o l'idea dietro.
Peccato per l'obbligo di sostegno, unico vero neo di tutto l'ambaradan.
Ma poi insomma oh, ha pure il Pugno a Razzo. Filo a metterla accanto alla Chogokin Hatsune Miku.
(Originariamente pubblicata il 02/06/2017)
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