ES GOKIN SERIES 15 - GORDIAN THE WARRIOR [by FEWTURE]

Prima recensione del 2016!! E cominciamo l'anno con un robot, ché per le beauty c'è sempre tempo.

Provenienza: Toushi Gordian

Scala: No, o meglio SD, Super Derformed per chi oggi la chiama solo Chibi

Produttore: Art Storm/Fewture
Linea: ES GOKIN

Materiale: ABS, Diecast, PVC

Altezza: Andiamo con ordine... Daigo 10 mm, Protesser 33 mm, Deringer 83 mm, Garbin/Gordian 155 mm

(Click sulle foto per ingrandire)

15^ uscita della serie Super Deformed prodotta da Art Storm/Fewture, adoro gli SD e di Gordian decenti in giro non ce ne sono, quindi acquisto obbligato per il robot matrioska per eccellenza (al Baikanfu manca un componente) in questa sua incarnazione da amore a prima vista.

Scatola generosa dato il contenuto "numeroso":

Che appunto è il seguente, diviso in 2 blister di plastica sovrammessi:

In uno abbiamo tutti i robot e buona parte degli accessori, l'altro è grossomodo occupato dalla basetta e dai restanti accessori.

Ovviamente presente un libretto di istruzioni a colori ricco di foto.

E cominciamo dal basso con questa recensione partendo da Daigo (la testa, la strategia) Otaki e dalla sua pantera robotica Clint.

Daigo è 1 cm di pucchosità, vi potete immaginare le dimensioni di Clint. Per stare in piedi necessita di una basetta nella quale incastrare i piedini.

È dipinto discretamente per le dimensioni del modello e davvero molto carino a mio avviso.

Via con l'incastro bionico!!!

PROTESSER!

Il più piccolino del trio non ha ovviamente una mobilità e una posabilità che vanno oltre lo snodo alla spalla e un vago gioco all'articolazione dell'anca. Le dimensioni lo impediscono e sarebbe facile stroncarlo.

È realizzato interamente in plastica e ha un dettaglio non eccelso. Colorazione e stampo presentano alcune sbavature e imprecisioni qua e là che necessiterebbero di qualche ritocco.

Gli accessori in dotazione a Protesser sono le varie configurazioni della sua palla da football perforante:

Niente di speciale, ma carino. Quello sì.

Continuiamo con...

DERINGER!

Le dimensioni maggiori di Deringer/Dellinger lo mettono su un piano decisamente diverso per quel che riguarda posabilità e articolazioni rispetto a Protesser. Idem per quel che riguarda lo sculpt e la colorazione ora molto più precise.

Busto e bacino sono in metallo, il resto in plastica. Gli snodi permettono a braccia e gambe praticamente quasi ogni posa non sia ostacolata dalle proporzioni SD del modello. Il busto può ruotare e inclinarsi leggermente in avanti. Alla testa, a causa della trasformazione, è permessa solo una leggera rotazione.

Questi i suoi accessori specifici:

Mani aperte, mani per impugnare e armi:

La Spada Solare:

E l'Ascia Iperatomica (ché atomica non bastava, W l'ambiente), molto giocattolosa nelle sembianze:

Per la sua natura di pezzo intermedio, che quindi deve seguire i movimenti del robot che lo conterrà, rimane comunque molto "molle" nelle gambe, non che caschi come una marionetta senza fili o che non tenga la posa, ma di certo non ha articolazioni a scatto o salde. Può comunque stare su una gamba sola, il che non è poco.

E infine...

GOOOORDIAAAAAAAAAAAAAAAN!

Che poi vabbè sarebbe Garbin, ma alla fine con o senza ripieno non cambia un tubo.

Ecco, sta foto è stata un incubo 😆. Si noti però la complessità. Le gambe di Deringer si allungano per occupare tutta la sede delle gambe di Garbin in modo da poter poi piegare al ginocchio senza rotture e i gomiti vanno a coincidere con le spalle in modo da mantenere l'integrità e permettere i movimenti senza problemi.

Il tutto in 15 cm. Da sudori freddi 😱.

Laterale:

In teoria avrei potuto mettere in sospensione anche il torace di Deringer, ma ho avuto difficoltà perché la sua testa batte nell'interno di quella di Garbin e inclinandosi verso il basso il busto poi non regge in posizione.

Di fatto busto di Deringer, nonché busto e mutande di Garbin sono pezzi "volanti" che si agganciano fra loro e alla testa del rispettivo robot in fase aperta tramite una linguetta che poi mantiene il tutto in posizione per gravità, come nella foto di Deringer aperto.

Per scena possono essere messi o tolti a seconda dell'evenienza per poi andare a incastrarsi in sede a robot chiuso:

Ed eccolo in tutto il suo spendore superdeformico!

È... bello pesante. Soprattutto col ripieno ovviamente.

Busto e bacino in metallo anche per lui e i polpacci pure. La mobilità è sufficiente, ovviamente un po' sacrificata, in buona parte per le proporzioni (soprattutto le gambe), in minor parte per l'essere un robot matrioska (soprattutto le spalle).

Le braccia infatti hanno un limitato grado di libertà, possono ruotare fino a 90°, solo esternamente e in avanti (il gomito invece è libero).

Le gambe al ginocchio piegano il giusto, la caviglia poco e all'anca sono abbastanza ostacolate dal bacino e dalla propria struttura.

Il busto ruota. Nonostante tutti i busti che contiene. Per la testa vale lo stesso discorso fatto per Deringer.

Non di meno il modello riesce lo stesso ad assumere pose soddisfacenti, che è più di quanto si può chiedere a un SD.

Colorazione e sculpt vanno di pari passo con la scala rendendolo un modello molto piacevole da vedere, ma soggetto ahimé sugli spigoli delle parti in metallo, a lievi sverniciature se non si sta attenti (più che altro sulle gambe). Non posso comunque fare a meno, ogni volta che lo guardo, di pensare "Che bello!".

Parliamo ora dei suoi accessori:

Anche per lui altre 2 paia di mani, aperte e chiuse (parte già di scatola con quelle per impugnare le armi) e le varie armi:

Ruotanto gli avambracci si scoprono i mitragliatori (anche se nella serie aveva i pugni a razzo):

I missili podalici dalla tibia:

E varie altre di cui mi rifiuto di menzionare il nome italiano 😅 che fra Keraton accecanti, lance a raggio termico e disintegranti e astri taglienti... meglio lasciare perdere.

Esiste la possibilità che questa spada si trasformasse in questo scudo, ma onestamente non ricordo. Il che renderebbe la foto incoerente...

Certo sarebbe una bella scomodità avere solo spada O solo scudo...

Le recchie! Si smontano per essere usate così:

o montate come punta della lancia sull'apposita asta:

Non trovo sia una scelta estetica eccezionale lasciare quei perni ai lati della testa, però.

Ed ecco infine il terzetto (quintetto?) smontato in tutto il suo splendore!

Passiamo ora al resto del contenuto della scatola.

La basetta:

Classica standard, uguale per tutti gli ES Gokin, esagonale con la possibilità di agganciarsi alle altre della linea. Ha un braccio snodato diviso in 3 parti di cui una allungabile per estrazione.

Risulta abbastanza inutile dato che comunque il braccio non ce la fa a reggere il peso del modello e quindi è incapace di sostenerlo in pose aeree. Carina per l'esposizione come piedistallo, ma nulla di più, né tantomeno niente di personalizzato (come una targhetta con nome).

Pezzo extra incluso nel modello è un corpo dummy che si illumina ad altezza occhi e una faccia di ricambio con occhi trasparenti (per far passare la luce):

Funziona con 2 pile a bottone LR41 (non incluse), le stesse del Chogokin di Drossel e di molta altra roba che si illumina.

L'incastro è come quello di Deringer, tramite 2 scanalature nel retro del bacino.

Si preme l'interruttore sul petto, si chiude il tutto et voilà!

Pure al buio!

Le lucine in un modello robotico sono sempre un gradito extra, anche se poi per evitare danni da acido le pile le togli sempre e lo accenderai sì e no 2 volte in vita tua.

Modello decisamente carino, anche se dal costo non proprio amico, questi SD della Fewture tendono a salire un po' rispetto al prezzo di uscita.

Mi aspettavo onestamente una qualità di molto superiore da una casa come Fewture (sì, ok, considerando che gran parte dei suoi modelli di punta si sbriciolano o si spezzano non è che potessi aspettarmi chissà che in effetti).

È un modello bello, se ti piace l'SD, quindi non per tutti decisamente, ma non esente da difetti. Cura non troppo eccelsa per i dettagli più piccoli, intrinseca fragilità e rischio rottura incombente, rischio sverniciatura.

Soprattutto... è la sagra dello sportellino che si apre.

Le gambe di Gordian hanno tutti quegli sportellini che non sono fissati da niente e continuano ad aprirsi sotto il loro stesso peso se li tocchi troppo, magari un incastrino in più soprattutto sul vano della tibia (non quello piccolo del missile) non avrebbe guastato.

Comunque tolti i "rischi", che finché non si concretizzano tali restano, i pregi superano abbondantemente i difetti, ammesso che l'essere SD non sia per voi in primis un difetto.

Davvero contento e in attesa del prossimo SD.

(Originariamente pubblicata il 19/01/2016)