QUEEN'S BLADE - CATTLEYA - TOUKI RANBU [by Q-SIX]

Siccome non fa abbastanza caldo, mettiamoci un altro pomeriggio con una lampada da 1000 W accesa in camera a far foto... ero partito per farne poche e invece una cinquantina anche a sto giro...

Ci sono quelle grandi, ci sono quelle enormi e poi c'è...

Provenienza: Queen's Blade

Scala: 1/6

Produttore: Q-Six

Materiale: Polystone

Altezza: 180 mm

Versione: Normale, altra colorazione disponibile

Note: Castoffable

🚫 NSFW ALERT - Procedi a tuo rischio 🚫

(Click sulle foto per ingrandire)

Beh, questo... è un modello del 2013, ma mi sembra di cercarlo da quando ho cominciato. 

È stato per diversi anni un Santo Graal, non perché non si trovasse, ma perché non si trovava (e non si trova) a prezzi umani se non le rare rare rare volte che spuntava su Mandarake.

Ma in anni di attesa non ha mai fatto capolino, al punto che oramai ci avevo completamente rinunciato.

Poi una notte di qualche settimana fa, mentre girellavo come al solito fra le pagine degli oggetti in vendita me lo vedo davanti. Comprarlo è stato un atto quasi automatico e dovuto.

Ho avuto un attimo di esitazione per via del negozio da cui era in vendita, dato che fin'ora solo catastrofi sono arrivate via posta da quella filiale, ma... ho rischiato e mi è andata bene. 

Praticamente mai usata (aperta sì). Phew.

Altra cosa particolare è che a differenza di tutti gli altri miei modelli, non è un PVC, ma è fatta in polystone, una resina ricavata da polvere di pietra e altre mescole e non sapevo cosa aspettarmi.

Forse una consistenza porosa? Forse pietra al tatto? Più fragile?

Invece praticamente un PVC, addirittura più leggero di quello che mi aspettavo.

Mi rendo conto che Cattleya è un personaggio anatomicamente controverso, piace o non piace proprio per le sue proporzioni esagerate, per la sua muscolarità e per la dimensione del suo ingombrante impianto mammario, ma così è se vi pare.

Procediamo:

Scatola.

Essendo di polystone, necessita evidentemente di una protezione in più rispetto a un PVC canonico, il che vuol dire un imballo non formato da blister di plastica, bensì da polistirolo pieno, che si traduce in una scatola un po' più ingombrante del normale, praticamente un cubo (lato più lungo di 28 cm):

All'interno, pari pari, un cubo di polistirolo in 3 strati e un fogliolino di istruzioni.

Si scoperchia il primo strato per rivelare tutto il modello e le sue varie parti, debitamente protette da bustine di plastica:

Nello strato retrostante, invece, trova alloggio l'ingombrante e pesante basetta:

Al solito andiamo a enumerare i componenti di questo modello:

Abbiamo tutto il contorno, ovvero:

-La Giant Killer, il famoso spadone di Cattleya diviso in elsa e parte della lama (perché il resto è "interrata");

-Il di lei vestito, collare, parte principale, parte strappata del seno destro e il fiocco dietro che chiude tutto;

-Paio di paia di occhiali in metallo tagliati al laser, nuovi di pacco, ma meno rifiniti di altri omologhi più recenti. Sono assolutamente simmetrici.

Il modello in sé per sé, la testa è l'unica parte divisibile:

Infine la base:

Su quello che sembra un disco di legno (pesante e pieno) con sotto i feltrini per non rigare la superficie di appoggio, è stata posizionata una discreta riproduzione di pavimenti antichi con colonna divelta, il tutto molto dinamico e per nulla piatto.

L'unica cosa piatta è a mio avviso la colorazione, un uniforme grigio senza dettaglio alcuno. Si poteva fare di più per differenziare le varie parti e valorizzare i diversi materiali, magari dettagliando la colonna o il selciato... se sia una scelta per non rubare l'attenzione al modello non lo so, ma dubito che qualche linea di colore extra avrebbe distratto l'occhio da chi vi posa i piedi.

Anche i 3 pezzi di "ambiente" sono realizzati in polystone.

Passiamo finalmente al modello. Avrei voluto limitarmi alle canoniche 4 foto, ma ho ritenuto che un giro di 8 fosse più adeguato per cogliere a 360° la fisicità e la dinamicità di questa statua:

Il bello di questo modello è assolutamente la sua dinamicità, contrapposta alle solite pose statiche a riposo. Questa è un'istantanea presa durante uno scontro, ogni muscolo teso per portare un attacco di cui fa le spese un povero mozzicone di colonna che passava di lì per caso.

Sprizza vita e sforzo fisico da ogni angolazione e tutto il resto segue come può la torsione del busto dovuta alla massa della Giant Killer.

La mamma guerriera in tutta la sua sovrumana potenza e abbondanza.

Non qualcosa che a tutti può piacere date le dimensioni abnormi del suo seno, ma personalmente la trovo fantastica.

Parlando più terra terra lo sculpt è eccellente, la verniciatura non resta al passo, con qualche sbavature sui vestiti e qualche soluzione "strana" all'attaccatura dei capelli, ma tutto sommato più che sufficiente.

Gli occhiali si piegano e mettono in posizione molto più semplicemente del previsto e la messa in posa del modello è facile e non presenta particolari criticità se non l'accortezza di posizionare la lama nella giusta posizione prima di Cattleya.

Unico appunto, i fori di alloggiamento dei piedi sulla basetta sono leggermente più distanziati di quanto dovrebbero, quindi le gambe sono soggette a una minima tensione che però si manifesta solo in ingresso, mai in uscita. Il polystone è comunque abbastanza flessibile da poter sostenere un piccolo sforzo del genere.

Andiamo in dettaglio:

Ecco cosa intendevo con strana soluzione all'attaccatura dei capelli. Hanno deciso di dipingerla anziché scolpirla, la mancanza di spessore e il punto di confine si notano, da molto vicino, anche se non è certo un dramma:

L'attaccatura fra elsa e lama, necessaria per fargliela impugnare, non è proprio un incastro solidissimo, diciamo che è più appoggiata, questo per evitare torsioni indesiderate del braccio/polso/mano.

Per questo in alcune foto può risultare più storta che in altre.

Poco da aggiungere che le immagini non dicano da sole. Il vestito ovviamente è in PVC morbido. Il brandello che copre il seno destro si incastra nel braccio e nella sagomatura del capezzolo, l'altra porzione che copre il seno sinistro anch'essa si ancora al capezzolo senza alcun tipo di adesivo.

Le istruzioni però, mortacci loro, dicono tutto tranne il come toglierla, questa versione da battaglia di un grembiule da cucina.

Il laccio che funge da mutandina ha un perno che passa attraverso le 2 asole rettangolari che fanno il giro dai fianchi e il tutto viene bloccato dal fiocco sul retro.

La sagomatura è però così poco profonda (1 mm e mezzo) che far stare il fiocco in posizione non è proprio scontato. Quel dannato fiocco è il problema di quasi tutti i modelli di Cattleya...

Cooomunque, rimosso quel poco che aveva a coprire il suo scattante corpo, ecco come si presenta il modello:

La sua fisicità debordante, libera dai vincoli della stoffa, esplode come un'icona della fertilità pagana.

Il vestito nascondeva un bel po' di dettagli e in effetti il lavoro di sfumatura e definizione dei muscoli è davvero ben fatto.

Vediamola, di nuovo, in dettaglio:

Però la colonna sembra fatta un po' di pongo... complice il color pongo.

Davvero un ottimo sculpt e un'ottima definizione muscolare, braccia, schiena, addome, gambe, una tonicità resa perfettamente e ancora più apprezzabile da nuda.

Per chi se lo sta chiedendo, no, là sotto non è anatomicamente corretta. Mi chiedo perché, dato che Q-Six non ha mai lesinato a dettagli anatomici, almeno ultimamente...

ZAN ZAN!

È un modello che però nudo non rende al 100%, il tocco di colore viola che il vestito apporta rende più viva la scena e la sua forma strappata più dinamico il movimento.

Fortunatamente, per come è fatto, è pur sempre possibile ottenere una via di mezzo eliminando il pezzo isolato e scoprendo l'altro seno:

Quindi soluzioni per tutti i palati!

Affianco qui, giusto per comparazione, il figlioletto di Cattleya, Rana (si vede che gli voleva male, per chiamarlo così...), sottratto all'ala materna della Cattleya made in Megahouse, che un giorno mi deciderò a recensire perché... ha uno sculpt e un dettaglio meraviglioso.

Rana è però in scala 1/8 rispetto alla mamma 1/6, quindi sembra ancora più piccolo di quanto non sia, ché normalmente le arriva a quell'altezza con lei a gambe distese e non piegate come in questo caso.

Dannato marmocchio...

Di questo modello esiste una versione Crimson, col vestito virato sul rosso e un'espressione più... sensuale, ma non sono quasi mai interessato ai recolor, quindi... ben venga la liscia.

Insomma che dire. Un bel modello, che fa della dinamicità e della fisicità il suo punto di forza principale, sostenuto comunque da un più che buono sculpt, una colorazione più che sufficiente e una basetta che ne valorizza l'insieme e il colpo d'occhio.

Sono contento se non altro che, dopo anni di infruttuosa ricerca, finalmente sia entrato a far parte della mia collezione perché ad oggi è veramente un pezzo ricercato e di difficile reperibilità. A prezzi umani men che meno.

Alla prossima!

(Originariamente pubblicata il 03/08/2018)